Il Pronto soccorso del Brotzu di Cagliari è tra i migliori in Italia: “Per le cure tempi di attesa bassissimi”


Ci sono dati come quelli relativi al Pronto soccorso del Policlinico di Tor Vergata a Roma dove il 12,3 per cento di coloro che vi accedono deve aspettare almeno 48 ore prima di ricevere cure e uscire. E poi c’è quello del Brotzu di Cagliari, con una percentuale dello zero per cento: segno che il Pronto soccorso dell’ospedale cagliaritano riesce a gestire le emergenze in modo estremamente puntuale rispetto ad altre strutture italiane, risultando tra le eccellenze a livello nazionale.

Il dato è stato riferito da Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, a margine della presentazione del nuovo rapporto relativo alle performance manageriali delle aziende sanitarie pubbliche, ospedaliere e territoriali. E premia Cagliari con l’Arnas Brotzu, mettendo in luce anche un altro aspetto: anche Sassari registra ottime performance.

“La Sardegna soffre ancora in generale per quanto riguarda le prestazioni erogate all’interno dei Pronto Soccorso a causa della carenza di personale – commenta con Sardinia Post l’assessore regionale alla Sanità, Armando Bartolazzi -. Ma i dati Agenas evidenziano anche un’elevata efficienza nei tempi del ricovero, che pongono il Pronto soccorso del Brotzu di Cagliari e quello di Sassari al top nazionale delle performance con tempi d’attesa per la presa in carico dei pazienti entro le 48 ore. La situazione può ancora migliorare – aggiunge l’esponente della Giunta Todde -, sia potenziando i servizi erogati nei Pronto soccorso isolani con nuove iniezioni di personale, sia potenziando la medicina territoriale in modo da evitare accessi impropri. La Regione è fortemente impegnata nella costruzione della rete degli ospedali e delle Case di comunità, per le quali sono disponibili risorse fra fondi Pnrr, Pnc cofinanziamenti regionali ed altri capitoli circa 138 milioni di euro complessivi”.

Intanto a dicembre saranno avviati i lavori al Pronto soccorso del Brotzu, che sarà restaurato e adeguato alle normative Covid. Dureranno almeno un anno e mezzo per un costo di 5,8 milioni di euro (risorse del Pnrr). Per l’azienda “non ci saranno conseguenze sul servizio, non ci saranno chiusure e l’area sarà ristrutturata un poco alla volta, settore per settore”. 

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