“Interrompere la vendita di armi all’Arabia Saudita“: lo ha chiesto il parlamento olandese al governo guidato da Mark Rutte lo scorso martedì, a causa delle violazioni dei diritti umani commesse dalla coalizione a guida saudita nell’ambito della guerra nello Yemen.
L’assemblea olandese è dunque la prima in Europa a recepire le indicazioni del parlamento di Strasburgo che lo scorso 25 febbraio ha impegnato l’Alto Rappresentante per la politica estera dell’Unione europea e vicepresidente della Commissione Federica Mogherini a lanciare un’iniziativa volta ad imporre l’embargo sulla vendita di armi ai sauditi.
La mozione votata a L’Aia, che fa riferimento anche alle esecuzioni di massa dei dissidenti politici ordinate da Ryad, ha riscosso il plauso delle associazioni pacifiste, che però precisano: “Lo stop deve essere permanente”. Queste le dichiarazioni di Andrew Smith, portavoce di Campaign against arms trade, all’Independent.
A differenza dell’Olanda, i maggiori esportatori di armi europei (Inghilterra, Francia e Italia) in Medio Oriente stanno invece a guardare.
Ma le pressioni sul primo ministro inglese David Cameron affinché cambi la propria posizione (secondo l’Independent, l’Inghilterra ha venduto ai sauditi armi per un valore di 6,7 miliardi di euro da quando Cameron è al potere).
P.L.