Il Montiferru dopo i maxi roghi. Cittadini insieme per ridare speranza al territorio

Dalle situazioni più tragiche e difficili possono nascere esperienze di aggregazione sociale e civica davvero straordinarie, capaci di ridare speranza a un territorio ferito. È quanto accaduto in queste settimane a Cuglieri dove un gruppo di cittadini si è ritrovato volontariamente e senza scopo di lucro per costituirsi in associazione, con l’obiettivo di promuovere la rinascita e la difesa dell’intera area del Montiferru colpita dagli incendi di fine luglio.

Ieri a Cuglieri, nel Teatro dell’ex Seminario Pontificio, l’associazione Montiferru è stata presentata dal suo presidente, Pietro Paolo Arca, dal direttivo e dalle decine di iscritti. In sala numerosi amministratori locali e dell’Unione dei Comuni. Obiettivo chiaro e centrale che si è posta la neo-associazione è quello di operare nel campo agricolo, forestale, ambientale e socio-culturale per promuovere iniziative capaci di sensibilizzare cittadini e istituzioni. Sono già tanti i portatori di interesse che hanno dato la propria disponibilità a collaborare: da Università a centri di ricerca, da associazioni per la tutela del paesaggio e dell’ambiente a quelle agricole e culturali, da singoli studiosi a numerosi cittadini.

Durante la presentazione sono stati illustrati gli scopi che si è data, nel breve e medio periodo, l’Associazione Montiferru. Si parte dalla pianificazione e progettazione delle attività di rigenerazione dell’olivicoltura, che coinvolga il settore professionale e privato, armonizzando gli interventi di ripresa e resilienza del territorio. Verrà quindi promossa la raccolta di fondi per tutte le attività connesse alla rigenerazione olivicola e del territorio, compresa l’acquisizione di piantine di olivo da rimettere a dimora nei campi danneggiati irrimediabilmente dall’incendio e altre specie vegetali e varietà, secondo un programma di interventi di sviluppo sostenibile. Si lavorerà poi per l’acquisizione della disponibilità dei terreni oggetto di intervento di rigenerazione e di conservazione paesaggistica; la tutela dell’ambiente, del paesaggio rurale e delle attività tradizionali a esso connesse; la promozione di momenti formativi e informativi mirati alla diffusione della cultura delle peculiari attività agricole del territorio, in primis l’olivicoltura, la tutela del territorio e dell’ambiente e della riqualificazione del paesaggio.

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