Era stata approvata dal consiglio regionale in modo bipartisan sull’onda dell’emergenza sociale. Ma la legge che autorizzava la Regione ad anticipare trenta milioni di euro per il pagamento della cassa integrazione era “sbagliata”. In particolare, secondo il ministero per gli Affari regionali, determinava oneri anche per gli anni successivi al 2013. Oneri dei quali non è definita la copertura finanziaria. Da questa valutazione la decisione del governo di impugnare – e cioè di bloccare l’operatività – della normativa.
I sindacati sono allarmatissimi: dei 28mila cassintegrati sardi, 12mila non ricevono l’indennità dal gennaio del 2012. Per rimediare è necessario approvare in tempi rapidissimi una legge correttiva. Il primo giorno utile è martedì prossimo, quando il consiglio regionale dovrà riunirsi per discutere la legge sulla abolizione delle province. Benché pure questo tema sia “caldissimo”, è possibile che venga decisa un’inversione dell’ordine del giorno per approvare subito la nuova normativa che garantisca il pagamento delle indennità ai cassintegrati.