Cesare Battisti finora “nel corso della carcerazione ha dato prova di partecipazione all’opera di rieducazione, facendo, inoltre, registrare una condotta regolare”. Lo scrive il magistrato di Sorveglianza di Cagliari, Maria Cristina Lampis, nell’ultimo provvedimento con cui ha concesso all’ex terrorista dei Pac la liberazione anticipata, ossia i “45 giorni di riduzione pena” previsti per ogni semestre scontato in caso di buona condotta. Gli è stata concessa per i due semestri scontati da gennaio 2019 a gennaio 2020.
Per l’avvocato Davide Steccanella a Battisti si sta continuando, intanto, ad applicare un isolamento in carcere illegittimo. “Sconcerta – spiega il difensore – l’assenza assoluta di risposte all’istanza presentata dalla difesa a tutti gli organi competenti ancora il 18 maggio, in cui si denunciava la situazione di illegittimo isolamento, e vanamente reiterata il 12 giugno. Assenza di risposte – aggiunge il legale – che impedisce anche il minimale diritto di impugnare qualsivoglia provvedimento amministrativo”. La concessione della liberazione anticipata per il corretto comportamento di Battisti “evidenza ancora di più la incomprensibile contraddizione del Ministero – afferma l’avvocato – che continua a classificare come pericoloso terrorista un soggetto che ha commesso l’ultimo fatto per cui è intervenuta condanna nel 1979 e in ben diverso contesto storico e sociale del nostro Paese”.
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