Il fiume ‘avvelenato’ finisce in spiaggia. “Dopo 60 giorni rischi per la salute”

Un paradiso sporcato da un fiume che porta in spiaggia arsenico, cadmio, piombo e zinco. A Piscinas, nel litorale del Comune di Arbus, suona il campanello d’allarme a seguito dell’ordinanza emanata dal sindaco Antonio Ecca su ‘consiglio’ dell’Istituto superiore di sanità. Il documento firmato dal primo cittadino lo scorso 26 agosto si conclude con alcune avvertenze ai bagnanti: si può stare in spiaggia “in assenza di rischio” per un periodo di 150 giorni complessivi nel lato sud, 90 giorni nel lato nord, 60 giorni nella parte centrale compresa tra la foce del rio Piscinas e quella del rio Naracauli. Superati questi limiti la salute potrebbe risentirne.

La spiaggia di Piscinas suddivisa in zone

“A seguito di valutazioni effettuate dall’Istituto Superiore di Sanità sugli arenili del sito di interesse nazionale Sulcis Iglesiente Guspinese, tra cui quello di Piscinas – si legge nell’ordinanza -, relativamente al rischio sanitario a causa della concentrazione di metalli derivanti dalle lavorazioni minerarie ed in particolare arsenico, cadmio, piombo e zinco, è emerso che non vi siano problemi per l’attività turistica, diversamente invece per la popolazione residente che potrebbe fare un uso più frequente della spiaggia”.

A destare allarme, come riporta La Nuova Sardegna, è l’acqua del rio Irvi che trasporta metalli pesanti provenienti dalle ex miniere di Montevecchio. La concentrazione di queste sostanze potrebbe causare problemi alla pelle dopo una permanenza prolungata. “È un avviso per informare, non per vietare” ha detto Ecca al quotidiano.

 

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