Il numero di contagi in Sardegna cresce di giorno in giorno (i 344 contagi del 23 dicembre corrispondono ai numeri di fine agosto) e aumenta in proporzione il numero di persone esposte al rischio. Rispetto alle precedenti ondate, la differenza principale è che il virus sta circolando molto tra i bambini e sono loro, assieme ai genitori a trovarsi, in fila per il tampone di Natale. Intere classi che hanno dovuto anticipare le vacanze si ritrovano oggi in coda per il test, spesso con gli insegnanti. Con l’aumento dei casi di questo periodo, le farmacie sono prese d’assalto da chi cerca di effettuare almeno un tampone rapido che, per quanto si possa considerare poco attendibile, può dare qualche elemento in più rispetto all’ipotesi di essere positivi e dover incontrare anziani parenti. Cominciano a esserci difficoltà nel reperire i test antigenici in numero adeguato alle richieste. Ma la grande fila della vigilia di Natale oggi è per i tamponi molecolari: nel centro Covid dell’Ats di via Romagna a Cagliari la coda raggiunge la strada e ci sono decine e decine di persone che si trovano lì dentro perché sono già risultate positive, perché temono di esserlo o perché sono entrate in contatto con chi ha contratto il virus.
Secondo gli esperti le caratteristiche della variante Omicron dovrebbero essere una maggiore trasmissibilità (basta poco per farsi contagiare) ma anche una minore pericolosità: se, soprattutto per chi si è vaccinato, ci sono pochi possibilità di finire in terapia intensiva, ce ne sono comunque tante di dover passare le feste di fine anno chiusi in casa, lontano da amici e parenti.