Il Consiglio di Stato salva il progetto da un miliardo per la sanità nuorese

Il Consiglio di Stato salva il contratto originario del Project financing, il progetto da circa un miliardo di euro per la sanità nuorese,  ma ne ravvisa i vizi presenti, tuttavia sul suo eventuale annullamento si dovrà pronunciare il giudice civile di Nuoro. Rigettata, invece, l’impugnazione del Polo Sanitario Sardegna Centrale (Pssc) per ciò che riguarda l’atto aggiuntivo due che resta nullo.

“La pronuncia del Consiglio di Stato ci soddisfa pienamente per quanto riguarda la conferma della legittimità dell’operato della Asl, con riferimento all’annullamento in autotutela dei provvedimenti presupposti all’atto aggiuntivo due, i cui gravissimi vizi sono stati confermati anche dai giudici di Palazzo Spada – ha detto l’avvocato della Assl di Nuoro Augusto Vacca -. Per quanto invece riguarda la concessione originaria, andremo dal giudice civile, a farne dichiarare l’invalidità o, in subordine, la sua risoluzione per inadempimento del concessionario, seguendo le indicazioni che lo stesso Consiglio di Stato ci ha dato, dal momento in cui ha ritenuto che i vizi riguardano direttamente il contratto originario o la sua esecuzione e non anche gli atti di gara”.

Nel 2007 il Polo sanitario della Sardegna centrale (Pssc) aveva vinto il bando di gara per la costruzione e la manutenzione di nuovi ospedali e la gestione dei servizi di assistenza domiciliare e infermieristica: tutto per la durata di trent’anni. A seguito del parere dell’Autorità anticorruzione arrivato nell’agosto 2016, la Asl aveva deciso di annullare in autotutela il Project financing, facendo così scattare il ricorso del Pssc. Secondo l’Authority il contratto andava considerato illegittimo perché il rischio imprenditoriale era interamente riposto sul pubblico. I concessionari avevano reagito all’annullamento ricorrendo ai giudici amministrativi regionali, che però hanno dato loro torto. Da qui il passaggio al Consiglio di Stato dove il Pssc ha chiesto e ottenuto, nel novembre 2017, la sospensiva della sentenza del Tar. Oggi, il pronunciamento del Consiglio di Stato.

(foto di Roberto Pili)

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