Potrebbe arrivare una tregua al grande caldo, provocato dalla corrente africana, che ha investito la Sardegna in questi ultimi giorni. Le previsioni, infatti, prevedono una diminuzione delle temperature fino a dieci gradi in meno rispetto alle medie di questi giorni. A garantire giornate più fresche sarà il maestrale che potrebbe arrivare a soffiare con punte di sessanta chilometri orari domani e venerdì. “I valori massimi sono in lieve diminuzione – conferma il meteorologo, Alessandro Gallo, esperto di Meteonetwork Sardegna – in queste ore si avranno i primi cali, con le minime intorno ai 18 e 24 gradi e le massime tra i 30 34 nel settore interno e tra i 26-28 in quello costiero”.
Nel fine settimana, specie domenica, le temperature torneranno a salire con picchi di 38 gradi. In Sardegna sono già comparse le prime nuvole: “Sui settori interni e costieri non si escludono brevi rovesci o temporali almeno sino a mercoledì – spiega l’esperto – deboli precipitazioni potrebbero verificarsi sull’intera regione. Ampie schiarite da metà settimana in poi, mentre domenica la nuvolosità sarà variabile su gran parte dell’Isola”. A fare la differenza sarà il vento da nord-ovest, responsabile anche dell’allerta per alto rischio di incendi. “È previsto l’ingresso di un maestrale moderato sulle coste esposte – annuncia Gallo – l’intensità resterà moderata anche nei prossimi successivi, poi andrà in diminuzione da sabato”.
In queste giornate di caldo su gran parte della Sardegna è scattata l’allerta per i numerosi incedi che sono scoppiati, anche vicino ai centri abitati di Cagliari e Alghero e Sestu. In quest’ultimo caso le fiamme si sono sviluppate nelle campagne avvicinandosi pericolosamente verso le abitazioni. Un altro rogo è scoppiato nelle campagne di Villanova Monteleone ed è stato necessario l’intervento dei mezzi aerei per riuscire a domarlo. La Protezione civile ha innalzato il livello di guardia perché il forte vento rischia di far espandere l’area interessata dal rogo. Al momento la situazione sembra sotto controllo ed è stata esclusa la necessità di far evacuare la vicina spiaggia della Speranza, frequentatissima dai turisti e dagli abitanti della zona.