Il piano di riorganizzazione della rete ospedaliera del Sulcis Iglesiente proprio non piace agli amministratori di Iglesias. “È chiara l’inadeguatezza dei servizi sanitari in rapporto alla popolazione e al territorio”, lamentano. Nel mirino ci sono l’assessorato regionale alla Sanità e il Commissario straordinario della Asl 7 Antonio Onnis, accusati di ridimensionare e, in alcuni casi, sopprimere servizi sanitari di primaria importanza con il contestuale trasferimento all’ospedale Sirai di Carbonia. Per ribadire le proprie posizioni e in difesa dei servizi sanitari dei nosocomi cittadini, i capigruppo in consiglio comunale, i consiglieri, una rappresentanza sindacale e di operatori sanitari della Asl 7 hanno incontrato il commissario straordinario della Asl 7.
Un incontro dai toni accesi, durante il quale il capogruppo dei Comunisti Italiani Alberto Cacciarru ha anche chiesto le dimissioni di Onnis. Il faccia a faccia alla fine si è risolto sostanzialmente con un nulla di fatto, in cui ognuno ha mantenuto le proprie posizioni. Da una parte il commissario che difende il piano di riorganizzazione degli ospedali del Sulcis Iglesiente, dall’altra gli amministratori comunali, i sindacalisti e i dipendenti che hanno accusato il commissario di non rispettare gli impegni assunti pubblicamente durante il consiglio comunale della scorsa settimana. In quell’occasione, Onnis aveva assicurato tutti in merito alla ripartura del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale Santa Barbara di Iglesias, trasferito provvisoriamente per un mese al Sirai di Carbonia.
Intanto, stamane, un centinaio fra amministratori e cittadini iglesienti, fra cui anche il sindaco di Iglesias Emilio Gariazzo e il vice sindaco Simone Franceschi, hanno protestato sotto le finestre del Consiglio regionale, in via Roma a Cagliari, contro il riordino dei servizi sanitari del Sulcis Iglesiente. Purtroppo però l’assessore alla sanità Luigi Arru non era presente. La manifestazione si è conclusa con un documento in cui viene richiesto un incontro urgente sia al presidente della Regione Francesco Pigliaru sia all’assessore alla Sanità, che si dovrebbe tenere a fine mese.
Secondo il capogruppo del Pd in consiglio comunale Francesco Melis, “i tagli ai servizi e ai posti letto andranno a beneficio del nuovo Mater Olbia, senza risparmi nella spesa sanitaria regionale”. Posizioni stigmatizzate anche in un documento (leggi) della segreteria cittadina del Partito Democratico.
Il Commissario straordinario della Asl 7 Antonio Onnis, dal canto suo va dritto per la sua strada, forte delle ultime delibere della giunta regionale e degli indirizzi dell’esecutivo per la riorganizzazione della rete ospedaliera isolana. Scelte illustrate durante la conferenza stampa che si è tenuta lunedì mattina, dopo l’incontro con gli amministratori. “Scelte che – ribadisce più volte – essendo in progress, sono sempre suscettibili di modifiche e miglioramenti”.
In buona sostanza viene mantenuta la linea tracciata in origine: due “cittadelle della salute complementari fra loro”, il Sirai di Carbonia e il Cto di Iglesias, il primo classificato ospedale di primo livello con funzioni di emergenza e urgenza con 167 posti letto, il secondo come ospedale di base con 130 posti letto per le attività programmate e in elezione e sede del Polo materno infantile e delle specialità chirurgiche già presenti. A questi poi si aggiunge l’ospedale Santa Barbara come luogo di integrazione della lungodegenza e delle attività territoriali.
“Uno dei principali obiettivi del Piano è infatti proprio quello di evitare duplicazioni nell’erogazione dei servizi alla comunità – commenta Onnis – ma anche quello di recupero della mobilità passiva (i pazienti che scelgono altri ospedali per le proprie cure, ndr) e incentivare quella attiva, ossia i pazienti esterni che scelgono il Sulcis Iglesiente come luogo di cura, incrementando la specializzazione dei presidi ospedalieri nei processi di diagnosi, cura e riabilitazione”.
Il manager poi, in risposta alle attuali polemiche sul reparto di Ostetricia, “che è solo una goccia del pianeta sanità”, afferma e ribadisce che “entro marzo, con la conclusione dei lavori della centrale dei gas medicali già programmati, il nuovo Polo materno infantile del Cto di Iglesias sarà pienamente operativo. Ogni futura mamma – aggiunge – così potrà godere della migliore assistenza per la salute di mamma e bambino”. Il commissario ha anche dichiarato che “l’ipotesi di un unico ospedale per il Sulcis Iglesiente non è ancora del tutto accantonata. Ma per questo se ne parlerà tra cinque o sei anni”. Le risorse? “Arriverebbero dalla vendita di tutti quegli immobili oggi occupati dai tanti servizi della Asl sparsi per le città di Iglesias e Carbonia. Ospedale Fratelli Crobu compreso. E un servizio di elisoccorso che copra l’intero territorio e lo metta in rapida connessione con i centri più importanti. Ma questo, ammette, al momento è ancora un sogno”.
Carlo Martinelli