Iglesias, arriva l’estate e chiude l’ospedale. Il Cto è a corto di anestesisti

Il CTO resterà chiuso dal 1 giugno al 30 settembre.  Le utenze possono rivolgersi alle altre strutture sanitarie del territorio”. Firmato: la Direzione generale della Asl 7. Questo  l’avviso che i cittadini potrebbero trovare sulla porta d’ingresso dell’ospedale “Centro traumatologico ortopedico”. Un avviso abbastanza sconcertante. Almeno stando a quanto riferito in una interrogazione presentata dal consigliere di opposizione Andrea Pilurzu.  “Il provvedimento non è stato ancora ufficializzato ma sembra cosa ormai certa: il CTO di Iglesias, dopo la chiusura dello scorso anno, chiuderà nuovamente”. Sembra che la “fermata tecnica” si limiti al periodo estivo,  non si sa per quanti mesi, a causa della penuria cronica di anestesisti ma da più parti si grida al complotto. “Una strategia decisa scientificamente a tavolino, secondo una nota di Francesco Melis, capo gruppo del Pd, per portare la sanità locale al collasso e potenziare le cliniche private, come quella di Decimomannu, che assorbe gran parte della nostra utenza”.

Il duro j’accuse del rappresentante del Pd continua con la chiusura del  F.lli Crobu  “perché aveva i tubi del gas della sala operatoria rotti! Semplicemente ridicolo! Al contempo però l’amministrazione della Asl 7 si disinteressa  della drammatica improduttività che si nasconde dietro la Stroke Unit dell’ospedale  Sirai di Carbonia oppure della sparizione del servizio di Hospice previsto e finanziato con apposito progetto per l’ospedale Santa Barbara. La spiegazione di tutti questi atti messi in essere sono contenuti, secondo il consigliere Melis, nell’allegato alla delibera della Giunta regionale n. 30/60 dove la Regione fissa gli obiettivi che il manager Calamida deve raggiungere che in realtà, aggiunge Melis, nascondevano un altro obiettivo: “svendere la nostra sanità ai privati di Cagliari”. Il consigliere Pilurzu della lista Piazza Sella punta il dito anche contro la chiusura dell’importante servizio di Farmacia territoriale e l’assenza di un cardiologo presente tutto il giorno, “la cui assenza potrebbe essere stata causa anche di decessi per infarto”. Inoltre Pilurzu fa notare che la spesa per la ristrutturazione del CTO, per oltre 5 milioni di euro, non può andare perduta per un ospedale che si sta pensando di chiudere. Chissà cosa ne pensa la Corte dei Conti.  Scende in campo anche l’associazione Amici della Vita che con il suo rappresentante Giorgio Madeddu ricorda la grande occasione perduta della Chirurgia pediatrica, vero fiore all’occhiello della sanità iglesiente, con all’attivo oltre 15 mila interventi.  Il sindaco di Iglesias Emilio Gariazzo prende le distanze dalle decisioni del manager Calamida: “ il direttore generale non può svegliarsi da un momento all’altro e decidere la chiusura, seppure temporanea, di un ospedale. Occorre una consultazione tra le parti interessate perché le razionalizzazioni non devono avvenire a spese dei cittadini”.

Carlo Martinelli

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share