Adriano Foddis ha pianto. Di gioia. Dopo le lacrime della disperazione. È successo tutto in pochi giorni. Nella notte tra il 6 e il 7 novembre, all’allevatore di Tertenia hanno sterminato il gregge, la sua fonte di vita: quando all’alba è andato all’ovile a mungere le pecore, le ha trovate sgozzate. Tutte e novanta. I colleghi hanno fatto scattare Sa Paradura, una gara di solidarietà, molto più di un regalo, con lo zampino della figlia Giulia che ha voluto per il padre questo inatteso omaggio.
A Foddis, 44 anni, coi camion hanno portato 40 nuove pecore, perché potesse ricominciare a vivere. I video sulla giornata della speranza ritrovata, sono stati tantissimi. Lui, a fatica, è riuscito a parlare per ringraziare, tanta era l’emozione. Su Facebook e Tik Tok ci ha pensato la figlia Giulia a dire quanto tutti fossero felici, di nuovo.
“Grazie di cuore – ha scritto Giulia Foddis – a tutte quelle persone che ci sono state vicine in questo bruttissimo periodo, in cui abbiamo visto anni e anni di lavoro e grandissimi sacrifici di tutta la famiglia buttati all’aria“. Giulia è commossa per Sa Paradura e con lei i genitori e la sorella. “Grazie a voi ricominceremo“, ha scritto. Una forza rara per una giovane di appena 19 anni che sino all’anno scorso lavorava nell’azienda di famiglia. In località Su Marchesu, dove sono stati portati anche sacchi di mangime e balle di fieno nonché donazioni in denaro.
È stata Giulia a organizzare la sorpresa al padre. La giovane ha anche parlato senza mezzi termini di “gesto vile“, in riferimento alle pecore sgozzate. Sì, un abominio, per il quale i carabinieri sono al lavoro con l’obiettivo di dare un nome e un volte al colpevole. O ai colpevoli. “Incredibile che nel 2022 esistano persone così”, ha rimarcato la 19enne. L’altro giorno, però, con Sa paradura è scoppiata la festa a Tertenia.
GUARDA I VIDEO