I turisti continuano a saccheggiare l’Isola: sequestrati 35 chili di sabbia e pietre

Non c’è fine ai furti di sabbia dalle spiagge della Sardegna come souvenir delle vacanze. L’Agenzia delle dogane e la Guardia di finanza nel corso dell’ultimo mese al porto e all’aeroporto di Olbia hanno sequestrato 35 chili di reperti, fra sabbia, ciottoli e conchiglie, a turisti desiderosi di portarsi a casa un pugno di Sardegna. Vacanzieri provenienti da tutte le parti del mondo che hanno visto contestarsi sanzioni amministrative che variano da un minimo di 500 euro a un massimo di 3.000 euro.

Nonostante la campagna di informazione e sensibilizzazione, i casi di furto di sabbia non sembrano diminuire, e funzionari si sono trovati davanti anche a episodi ingegnosi, come la turista che qualche giorno fa sperando di sfuggire ai controlli ha nascosto la sabbia all’interno di una flacone di crema solare.

I funzionari della Adm e i finanzieri, sempre all’aeroporto di Olbia, hanno fermato un passeggero britannico e dai controlli sono saltate fuori 36 confezioni di preparati a base di carne e latte per un totale complessivo di oltre 12 chili di prodotto. Il materiale è stato sequestrato in quanto i viaggiatori non sono autorizzati a importare in Unione europea carne e latticini da Stati extra-UE, se non scortati da certificato sanitario rilasciato dal paese di origine.

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