“Le scriventi organizzazioni sindacali, firmatarie del vigente contratto nazionale di lavoro, si trovano costrette a chiedere un incontro urgente al fine di vedere rispettate le proprie prerogative, palesemente violate dal recente tentativo da parte vostra di scegliere solo alcune sigle con le quali intrattenere relazioni e accordi”. Così si legge in una nota che i sindacati dei medici hanno scritto all’assessore alla Sanità, Mario Nieddu, che stando a quanto denunciato da Cosmed, Anaao Assomed, Aaroi Emac e Fmv ha invitato al tavolo solo Cgil, Cisl e Uil per trattare sul “protocollo per la prevenzione e la sicurezza dei lavoratori in ordine all’emergenza sanitaria Covid-19“. Un protocollo già sottoscritto e firmato appunto dai soli confederali.
“Escludere dalle trattative le maggiori sigle di categoria – si legge nel comunicato – oltre alla violazione delle prerogative sindacali esplicita la volontà di non voler vedere né sentire le reali problematiche che stanno affliggendo la dirigenza. Si ribadisce che questi comportamenti che hanno come conseguenza l’obiettiva estromissione delle nostre rappresentanze, costituiscono condotta antisindacale. Le scriventi considerano la propria attività un diritto irrinunciabile e pertanto agiranno in tutte le sedi che consentiranno il confronto richiesto e previsto dalla normativa vigente”. La nota è stata firmata dai segretari Susanna Montaldo (Cosmed), Maria Elisabetta Piu (Anaao Assomed), Cesare Iesu (Aaroi Emac) e Massimiliano Picoi (Fvm).
“In attesa di un sollecito riscontro che permetta, in spirito di collaborazione, un immediato confronto e dovuto riconoscimento – hanno scritto ancora le tre sigle -, si chiede l’annullamento del protocollo sottoscritto con Cgil,, Cisl e Uil, perché insufficiente a garantire la tutela della salute degli operatori sanitari sardi”.