“Un discorso arrivato dal cuore”. Così Antonello Pirotto, cassaintegrato di Euralluminia, commenta le parole di Francesco, quando, tra le lacrime di tanti, Papa Bergoglio ha finito di parlare.
IL DISCORSO. A Cagliari, è appena terminato l’incontro tra Papa Francesco e le migliaia di lavoratori, cassintegrati, disoccupati e sindacati giunti nel Largo Felice da tutta l’isola: grande emozione negli sguardi della folla per un discorso che ha spiazzato ogni previsione e non ha rispettato il testo preparato in precedenza, ma del resto ai cambi di programma questo Papa ha abituato fedeli e organizzatori sin dal suo insediamento.
IL PONTEFICE. “Avevo altre parole, ma guardandovi ho preferito dirvi quello che mi viene dal cuore”. Commossa Paola Marras, madre di Francesco Mattana, l’operaio della Sardinia Green Islan che ha avuto il compito di accogliere Bergoglio appena arrivato nel Largo con un discorso che si e’ concluso con una preghiera: “A nome di ogni lavoratore – ha detto Mattana al Pontefice – le chiedo di farsi portavoce del nostro grido di dolore presso chi rappresenta le istituzioni. Non lasciateci soli“.
I COMMENTI NEL LARGO. Speranza e conforto: queste sono le sensazioni della folla. “Ha parlato come un lavoratore, ha usato le stesse parole che avrebbe usato mio padre”, dice Liliana Pirisi, arrivata da Uri, provincia di Sassari. Presenti anche gli agricoltori della Coldiretti. Per loro commenta Giovanni Turra, sassarese: “Bellissime parole quelle di Francesco, speriamo che ci porti fortuna”. Per i sindacalisti, quello di Francesco è stato “un discorso di speranza per una terra martoriata che ha oggi necessita’ di segnali forti”, sottolinea Roberto Pichedda della Uil Pa.
IL PARTICOLARE. Non è sfuggito di certo il messaggio che Bergoglio ha rivolto alla politica mondiale e a un “sistema senza etica dove si idolatra il denaro e si mettono in disparte giovani e anziani”, ha ribadito il Papa. “Erano parole per i politici isolani queste, un invito a far qualcosa di concreto”, dice Silvana Porru. “Siamo molto emozionati”, aggiunge dice Carlo Martinelli che è uno dei cinquecento cassintegrati di Euralluminia. E tutti loro, stamattina, battevano i caschetti al grido di “lavoro, lavoro”. Martinelli precisa: “Ancora una volta questo Pontefice ha ricordato il grande valore della solidarietà: ora ci affidiamo alle sue preghiere, dato che per adesso i nostri politici sembrano far ben poco”.
Francesca Mulas