I Giganti indossavano una maschera? Nuova ipotesi sulle statue di Mont’e Prama

Spunta una nuova ipotesi sulle statue di arenaria ritrovate 40 anni fa nelle campagne di Cabras e ancora in questi giorni dopo la riapertura del cantiere archeologico. I Giganti di Mont’e Prama indossavano una maschera? Le statue potrebbero rappresentare figure mascherate, legate ad un culto o a un rito ancestrale. Un’idea messa in evidenza dalle foto di Nicola Castangia, fotografo, socio e redattore di Nurnet, la Rete dei Nuraghi. Ha accostato statue e maschere. I particolari mettono in rilievo elementi che potrebbero rimandare a su Componidori della Sartiglia di Oristano, o a Issohadores di Mamoiada, i Boes di Ottana, e altre tradizionali figure del carnevale sardo.

Ha avuto l’intuizione di rendere per immagini quanto già si vociferava negli ambienti e postarle su Facebook”, ha spiegato il presidente di Nurnet, Antonello Gregorini. “In alcune teste ci sono dei solchi laterali nel volto che rimandano ad un’ipotetica maschera applicata – spiega Castangia – in particolare oltre a su Componidori ho raffrontato issohadores con la testa del pugilatore, la testa del guerriero con l’elmo cornuto con la maschera di Ottana. Queste comparazioni non vogliono affermare che i Giganti siano uguali a una determinata maschera, bensì, se i Giganti fossero mascherati si potrebbe pensare a una Sardegna mascherata fin da 3000 mila anni fa”. Molti dei commentatori si sono detti convinti della validità dell’ipotesi e auspicano che venga approfondita. “Già in passato l’idea fu sollevata negli ambienti sia al centro di restauro di Li Punti sia in qualche sporadica ma mai determinata affermazione – ha aggiunto Gregorini – è certo che nel mondo ufficiale degli addetti ai lavori essa non ha mai preso corpo. Questa ipotesi aprirebbe nuovi scenari dal punto di vista archeologico e antropologico”.

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share