“Una situazione di incertezza e grave incuria che mette a rischio una struttura di eccellenza”: con queste parole gli allevatori isolani denunciano lo stato in cui oggi si trovano i circa duecento dipendenti dell‘Aras, l’Associazione regionale allevatori sardi. Da due mesi i lavoratori della struttura regionale che si occupa di analisi, controlli e assistenza nel settore zootecnico e caseario di tutta l’isola non ricevono gli stipendi pur continuando a garantire i servizi per gli allevatori.
“Esprimiamo tutta la nostra piena e incondizionata solidarietà a tutto il personale impegnato giornalmente in servizi puntuali e precisi per gli allevatori e gli stabilimenti caseari della nostra isola” – scrivono in una lettera i rappresentanti di 17 cooperative lattiero-casearie della Sardegna , aderenti al Consorzio per la Tutela del formaggio Pecorino Romano DOP. “Desta grande preoccupazione l’inerzia dell’amministrazione regionale che pur informata e sollecitata non ha provveduto nei tempi e nei modo dovuti alla risoluzione di un procedimento che prevedeva, anche alla luce dell’attuale normativa vigente, una semplice comunicazione di proroga degli aiuti previsti per l’Aras ai servizi comunitari”.
I dipendenti dell’Associazione regionale allevatori sardi che oggi si trovano in questa situazione, con stipendi in arretrato e senza alcuna rassicurazione sul futuro, continuano comunque a garantire servizi imprescindibili per il settore: analisi, controlli, assistenza sulla produzione, promozione di attività e informazione per il miglioramento degli allevamenti, tenuta dei registri, coordinamento tra i vari settori provinciali, comunicazioni dirette agli allevatori: “Si tratta di un lavoro costruito in vent’anni di attività, un percorso verso qualità ed efficienza che noi allevatori abbiamo sempre sostenuto – sottolinea Salvatore Palitta, presidente della Cooperativa “La Concordia” di Pattada – purtroppo la struttura regionale e la burocrazia mostrano scarso interesse verso questo servizio che per noi è invece importantissimo”.
I rappresentanti delle Cooperative che hanno firmato il documento in sostegno dell’Aras sperano nell’intervento di Francesco Pigliaru, nuovo presidente della Giunta Regionale: “Chiediamo un intervento presso l’amministrazione regionale competente, per un’immediata soluzione al fine di scongiurare il protrarsi dell’attuale situazione paradossale che porterebbe alla paralisi di un servizio fondamentale quale quello assicurato dall’Aras. Vorremmo che questo caso di “mala burocrazia” o peggio di semplice sciatteria amministrativa possa essere scongiurato da una nuova stagione politica. Per questa ragione, cogliamo l’occasione per raccomandare al Presidente la scelta di un assessore all’Agricoltura competente, che conosca le realtà produttive agricole e zootecniche, che sappia dialogare alla pari con le istituzioni comunitarie e nazionali, che sia sempre presente nei tavoli decisionali”.
Francesca Mulas