Aveva tamponato un’Ape car, provocando, con lo schianto, la morte del conducente. A distanza di due anni dovrà risponderne davanti alla giustizia. Al termine delle indagini preliminari sul tragico incidente, accaduto la sera del 29 ottobre 2022 a Guspini (Sud Sardegna) e costato la vita ad un cinquantanovenne del posto, Gianni Dessì, il pubblico ministero della Procura di Cagliari, Rita Cariello, titolare del procedimento penale, ha chiesto il rinvio a giudizio per il reato di omicidio stradale per il giovane automobilista ritenuto responsabile del dramma: E. M., oggi vent’anni, anche lui residente a Guspini. Udienza preliminare fissata dal Gup del Tribunale cagliaritano, Giorgio Altieri, per il 12 settembre 2024.
Nel dettaglio, come riporta lo Studio3A che assiste la famiglia della vittima, il magistrato inquirente ascrive al giovane imputato di aver causato la morte del cinquantanovenne per “colpa dovuta a imprudenza, imperizia, negligenza e specifica violazione” di svariati articoli del Codice della strada. “Trovandosi alla guida di una Fiat Grande Punto e procedendo lungo la SS 126 in direzione Guspini, a una velocità stimata di 94 km orari, e quindi non rispettando il limite vigente di 50 km orari, e non rispettando nemmeno la distanza di sicurezza (e quindi tenendo una guida pericolosa e certamente inadeguata alle caratteristiche e alle condizioni della strada), e comunque omettendo di effettuare ogni opportuna manovra utile ad evitare l’evento infortunistico, quali rallentare e sterzare, tamponava la Motocarrozzetta Piaggio Ape condotta dal proprietario Gianni Dessì, che in quel momento procedeva nella medesima direzione ad una velocità di 29 km orari”, ampiamente entro i limiti, scrive la Cariello nella sua richiesta di processo.
Il resto è cronaca: l’Ape, in seguito al violento tamponamento, era stata sbalzata in avanti finendo nella corsia opposta ribaltata sul fianco sinistro e per Dessì non c’era stato nulla da fare, troppo gravi i politraumi riportati in seguito allo schianto. L’uomo era deceduto l’indomani, 30 ottobre 2022, all’ospedale Nostra Signora di Bonaria di San Gavino Monreale, dov’era stato trasportato in condizioni disperate.