Putin come Hitler, l’occupazione russa dell’Ucraina paragonabile a quella tedesca durante la Seconda guerra mondiale. Lo ha detto il presidente Volodimyr Zelensky parlando in videocollegamento con l’Aula di Montecitorio e facendo il punto sulla situazione ucraina.
Zelensky ha tracciato un drammatico bilancio dei bombardamenti e degli scontri a fuoco con l’esercito russo: “Sono stati uccisi 117 bambini – riporta l’agenzia Dire – ogni giorno di guerra porterà via altre vite dei nostri bambini, 117 non è il numero finale. La guerra continua, le armi russe non smettono di uccidere. Tutto questo è stato iniziato da una persona” ha aggiunto riferendosi a Putin.
“Parlo da Kiev, adesso è al limite della sopravvivenza. Kiev ha bisogno di vivere nella pace eterna, come quella di Roma”. Il presidente ucraino ha fatto riferimento anche a Mariupol pesantamente colpita: “Non c’è più niente, solo rovine, era una città di 500mila abitanti, come Genova. Immaginate una Genova completamente bruciata. Oggi ho parlato con il Papa, e lui ha detto parole molto importanti: ‘Capisco che desiderate la pace e dovete difendervi’. Io ho risposto che il nostro popolo è diventato l’esercito quando ha visto il male che porta il nemico, quanto spargimento di sangue e devastazione lascia dietro di sé”.