Il balletto delle ordinanze e la confusione causata dai continui cambi di regole hanno creato molti disagi per gli agenti di viaggio indipendenti che hanno deciso di lanciare l’allarme sulla situazione che si è venuta a creare nell’Isola. Si tratta di operatori che non fanno parte di nessuna associazione di categoria e che, secondo quanto riportano in un comunicato stampa, stanno pagando a caro prezzo l’effetto coronavirus. Al di là dell’ultima ordinanza, firmata dal presidente della Regione, Christian Solinas, e poi impugnata dal Governo, quello che preoccupa gli agenti di viaggio è la gestione complessiva dell’emergenza, legata agli arrivi turistici. Il timore è che una battaglia istituzionale diventi un vortice verso il basso per gli agenti: “Tutto questo pandemonio è colpa del Governo, oppositore della corrente politica del governatore della Sardegna – scrivono gli agenti – oppure è proprio la gestione del ‘mito’ dell’Isola ‘Covid free’ che ha portato a una guerra senza quartiere, le cui spese belliche sono a carico solo ed esclusivamente degli operatori del settore turistico, con gli agenti di viaggio in prima fila”.
Da qui il parere negativo sulla gestione perché “sarebbe stato forse più opportuno ragionare su come allertare, informare e guidare i tanto bramati pochi turisti, attraverso iniziative più mirate al contenimento e alla igienizzazione, piuttosto che ‘aprire le gabbie’ e buttarli tutti dentro le discoteche e i luoghi affollati della movida“. Inoltre, fanno notare gli operatori, “in altre regioni è accaduto anche peggio, ma non è stato enfatizzato come è successo per la Sardegna che forse faceva più notizia perché è stata creata la chimera di ‘incontaminabile’.
