La Capitaneria di Olbia e gli uomini della Guardia costiera di Golfo Aranci – al comando del tenente di vascello Angelo Filosa e coordinati dal direttore marittimo Maurizio Trogu – hanno sorpreso e multato, nel pomeriggio di oggi, due giovani che pescavano abusivamente ricci sul litorale di Cala Moresca, una delle spiagge del centro gallurese. Entrambi sono stati sanzionati con mille euro di multa.
Gli uomini della Guardia costiera hanno sequestrato ai due anche le attrezzature di pesca e le ceste coi ricci, la specie Paracetrotrotus lividus, presente nel Mediterraneo e sempre più a rischio per via della raccolta abusiva. In totale oltre mille esemplari riportati nel loro habitat naturale da una motovedetta e gettati in mare a poca distanza dalla costa, in una zona ricca di posidonia e scogli.
I controlli contro la pesca abusiva proseguono lungo le coste dell’Isola e in particolare nel Nord Sardegna per evitare che il prelievo non controllato dei ricci porti a conseguenze di estinzione della specie, già ampiamente compromessa. La Regione ha regolamentato la raccolta dei ricci di mare limitandola, per i professionisti del settore, dal 15 di novembre al 15 di aprile del 2019. In orari ben precisi, dalle 6 del mattino alle 13. Per gli sportivi la raccolta consentita è limitata a 50 esemplari, mentre per il prossimo anno l’assessorato all’Ambiente, dopo le segnalazioni della diverse università isolane, prevede di restringere ulteriormente, di altri due mesi, il periodo di prelievo della preziosa risorsa ittica naturale che rischia seriamente l’estinzione.
Nella vicina Corsica la raccolta dei ricci di mare è stata vietata da diversi anni sulla quasi totalità delle coste dell’isola e, nelle poche aree rimaste libere, la pesca è condizionata al rilascio personale di specifiche autorizzazioni, esclusivamente giornaliere e per non più di cinquanta ricci, delle autorità marittime francesi. (g.p.c.)