Un grande parco marino-terrestre nel golfo di Cagliari, da Capo Spartivento a Capo Carbonara. E’ la proposta di Legambiente fatta all’assessore regionale Donatella Spano durante il sopralluogo di questa mattina davanti alla Sella del Diavolo, a bordo di Goletta Verde, nell’Isola da alcuni giorni per il consueto monitoraggio delle acque di balneazione.
“Tra i diversi siti di interesse comunitario (Sic), le zone di protezione speciale (Zps), i parchi di Molentargius Saline, Santa Gilla, il nuovo parco di Gutturu Mannu e le aree marine di Capo Carbonara e Capo Spartivento si può realizzare un sistema unico ed integrato di gestione del bene ambientale – ha spiegato il presidente regionale di Legambiente Vincenzo Tiana – Alcune aree sono occupate da zone militari e la Regione ne deve rientrare in possesso, magari riportando alla sua funzione originaria la Conservatoria delle Coste e creando quel fondo per l’acquisto dei beni paesaggistico-ambientali di pregio annunciato dal governatore Pigliaru”.
Per Salvatore Sanna, vice presidente nazionale di Federparchi, “occorre definire una gestione integrata per tutelare e utilizzare in maniera sostenibile quella parte tra mare e terra che di affaccia sul golfo di Cagliari: sarebbe il secondo grande parco marino dopo quello internazionale delle Bocche di Bonifacio”. “Abbiamo fatto una ricognizione delle aree sottoposte a tutela – ha sottolineato l’assessore Spano – e abbiamo avanzato la nostra proposta per ottenere nuovi finanziamenti dal ciclo di programmazione comunitaria 2014-2020 nell’ambito del programma Rete NAtura 2000, che finora si è concentrata soprattutto sulla tutela delle aree terrestri. Ora si va verso nuovi Sic sull’Isola dei Cavoli, Serpentara e Punta Molentis, Tavolara, Molara e Molarotto, all’Asinara, Mal di Ventre e Is Arenas”.