“Stamattina i ragazzi pendolari che ogni giorno viaggiano da Fonni per Nuoro hanno deciso di non salire sul pullman Arst. Motivo? Loro sono in 140: per poter studiare partono da Fonni alle 7 e tornano a casa alle 14, se va bene o alle 15 quando fanno orario pieno. Da circa una settimana uno dei tre autobus degli studenti è stato soppresso senza nessuna spiegazione”. Lo scrive sulla propria pagina Facebook, pubblicando anche la foto, la sindaca Daniela Falconi, schierata al fianco dei ragazzi.
La prima cittadina fa sapere ancora: “Anzi, una spiegazione ci è stata data: il terzo pullman, che facendo la divisione secca, dovrebbe trasportare circa 45 studenti, è quello di linea. Il quale arrva a Fonni da Desulo con gli studenti di Desulo, passa per Mamoiada per gli studenti di Mamoiada e in più, essendo di linea, è a disposizione di tutti i cittadini che devono andare a Nuoro e, non ve lo devo dire io, si tratta soprattutto di anziani. Ovviamente in questi giorni – si legge ancora nel post – dentro i pullman è successo che tra ragazzi in piedi, urla, lamentele, gente che rinunciava alla corsa, la situazione è diventata abbastanza antipatica, giusto per usare un eufemismo. Stasera, proprio per decidere il da farsi e cercare una soluzione, ci vediamo alle 16 nell’aula del Consiglio comunale con i ragazzi, i rappresentanti dell’Arst e se vogliono i genitori. La Regione è già informata del problema che pare sia diffuso in molti altri paesi. Aspettiamoci ci dicano qualcosa”.
Dai commenti su Facebook risulta che problemi nel trasporti degli studenti con i mezzi Arst si sono verificati anche a Posada. Il caso lo ha sollevato a inizio anno scolastico il consigliere comunale Giorgio Fresu, il quale ha scritto alla spa regionale per segnalare i guasti. Dall’azienda avevano riposto che “tutto dipendeva” dal fatto che “il parco pullman ha una media di dodici anni”. Tuttavia per evitare i disservizi avrebbero provveduto “a far ruotare i mezzi”, in modo da metere in linea per gli studenti anche quelli più nuovi.