Gli amici di Pietro: “Non si può uccidere un bambino”

“Ci vuole coraggio a uccidere un bambino di 12 anni. Lo conoscevamo tutti, giocavamo in piazza insieme. Quello che è accaduto è una cosa terribile, non erano mai successe cose del genere. Il nostro è un paese tranquillo”.

Sono la parole di Matteo, uno dei ragazzi che giocano nella squadra di calcio Civitas e che conosceva bene Pietro Azzena, ucciso insieme al padre e alla madre a Tempio.

“Giocava con noi da quando aveva sette anni – racconta il 15enne – Ieri doveva partecipare alle finali delle giovanili. L’appuntamento era alle 15.20. Ma non è mai arrivato”. (ANSA).

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