Giovane morto dopo il salto nel vuoto, la Procura indaga per omicidio e furto

Omicidio e furto, per la scomparsa del telefonino. Sono queste le due ipotesi di reato formulate dal pubblico ministero, Enrico Lussu che ha disposto la riesumazione del cadavere di Mattia Ennas, il 19enne di Quartu trovato senza vita ai piedi di un palazzo di Mulinu Becciu. Il magistrato ha convocato per il 5 novembre sia il medico legale, Rorberto Demontis che i genitori del giovane, rappresentati dall’avvocato, Gianfranco Piscitelli. Quel giorno conferirà formalmente l’incarico per l’autopsia e gli esperti dell’equipe di medicina legale dell’Università di Cagliari potranno andare in cimitero a Quartu, dove è sepolto il corpo del giovane, per procedere all’esumazione e agli accertamenti irripetibili. Alla famiglia, invece, viene concessa la possibilità di nominare un proprio esperto. Per ora il fascicolo è senza indagati. Il pm lo ha aperto, dopo una prima archiviazione dell’indagine per suicidio, a seguito di una denuncia presentata dai genitori di Mattia Ennas ai carabinieri, dove veniva segnalata sia la sparizione del telefonino che le testimonianze raccolte di amici e persone che l’avevano vista la sera al Poetto. Poche ore dopo, la morte.

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