Lo scorso 18 marzo, nelle spiagge di Aglientu, alcuni giornalisti scientifici svizzeri erano stati presi di mira dai ladri che, approfittando dei momenti in cui le loro vittime si godevano il mare, avevano svaligiato loro l’autovettura, forzando gli sportelli o rompendo i cristalli.
Il bottino era composto da diverse apparecchiature elettroniche di elevato valore, tra cui computer, ipad, Nintendo console, fotocamere, indumenti, orologi e Apple Watch. Il valore della refurtiva superava i 15.000 euro.
I giornalisti svizzeri avevano immediatamente sporto denuncia che ha fatto scattare le indagini da parte della Squadra mobile di Sassari. Grazie a una certosino lavoro investigativo, gli agenti hanno proceduto con la geolocalizzazione di alcuni device rubati rintracciando gli apparecchi. In questo modo è stato ricostruito il tragitto percorso dai malviventi che dalle spiagge di Aglientu si sono spostati alla zona industriale di Sassari, percorrendo delle strade in cui sono presenti svariati negozi di riparazione di telefonini.
Al momento non è chiaro se si sia trattato di un furto casuale oppure esiste una banda che lavora nello specifico sulle apparecchiature elettroniche. Di certo, hanno stabilito i poliziotti, chi ha derubato i professionisti svizzeri ha poi tentato di forzare le chiavi di accesso agli stessi apparati elettronici con l’obiettivo di manometterli, ma ciò ha permesso la geolocalizzazione in remoto. Una volta identificata l’autovettura che ha spostato la refurtiva, la Squadra mobile è riuscita a rintracciare e denunciare anche i ladri.