“Chiediamo che il restauro delle statue dei Giganti di Mont’e Prama venga effettuato a Cabras, perché è opportuno valorizzare i reperti nel luogo in cui essi sono stati ritrovati. Ne va della dignità e del futuro del nostro territorio”.
Lo chiede con forza il sindaco di Cabras Andrea Abis che si oppone allo spostamento a Cagliari dei reparti da parte della Soprintendenza dei beni archeologici per urgenti lavori. A rilanciare la richiesta anche il presidente della Regione, Christian Solinas: “i Giganti devono restare a Cabras, anche durante il restauro, che può anch’esso diventare, reso pubblico nelle sue varie fasi di attuazione, un’attrazione per i visitatori che si recheranno nei prossimi mesi a visitare il sito e il Museo – sostiene – Credo sia più opportuno che queste straordinarie testimonianze della civiltà sarda più antica rimangano nella loro sede, magari con l’allestimento di un apposito spazio per curare e rendere pubblici e visibili gli stessi interventi di restauro, come avviene in molti altri siti archeologici”.
“Nella finanziaria del 2019 – precisa il presidente – abbiamo stanziato 500mila euro destinati al Comune di Cabras per la valorizzazione e l’ampliamento del sito con l’acquisizione di nuovi terreni. Mont’e Prama non è solo uno scavo archeologico: deve diventare un attrattore turistico sempre più importante e per questo motivo stiamo completando un piano di valorizzazione per declinare il turismo archeologico su tutta l’Isola. La Sardegna – prosegue il Presidente – vanta il possesso di un quinto del patrimonio archeologico nazionale e ci sono importanti segmenti turistici che chiedono percorsi in grado di valorizzare l’unicità della civiltà nuragica. Per realizzare questo progetto investiremo buona parte delle risorse comunitarie previste per i prossimi anni”.
“È inammissibile che le statue dei Giganti di Mont’e Prama vengano trasferite a Cagliari per essere restaurate – dichiara il consigliere regionale del M5s Alessandro Solinas -. Il restauro in loco delle statue dei Giganti può sicuramente rappresentare un ulteriore passo verso il rilancio del polo museale di Cabras e del sito di Mont’e Prama in cui il territorio crede e che necessita maggiore attenzione e rispetto”.