È stato arrestato nel primo pomeriggio dai carabinieri Giuseppe Pintus, il 36enne che avrebbe strangolato la fidanzata, Marta Deligia, 26 anni, all’interno della sua auto, una Fiat Bravo, poi ritrovata nelle campagne di Villacidro.
L’uomo è stato fermato dai militari in campagna, a tre chilometri da Villacidro, in località Corte Margiani. Si trovava nonostante dall’auto dove giaceva il corpo senza vita dell’ex fidanzata. Secondo quanto appreso infatti, i due si erano lasciati 4 mesi fa ma nonostante questo Pintus continuava a tormentare l’ex compagna. Secondo le prime notizie, la donna aveva già presentato diverse denunce ai carabinieri.
“Ho fatto una cavolata, adesso vado ad ammazzarmi“. Questa la telefonata fatta stamane al 112 da Pintus, che ha fatto scattare l’allarme in tutta la zona di Villacidro. Da quel momento di lui non si sono avute più notizie, fino all’arresto avvenuto nel primo pomeriggio. I carabinieri hanno chiesto l’autorizzazione al magistrato per poter utilizzare il sistema informatico che consente attraverso il Gps di rintracciare le chiamate, in modo da individuare il luogo esatto dal quale sono partite le chiamate.
Marta Deligia sarebbe stata sorpresa dall’ex sotto casa e strangolata. Poi Pintus l’avrebbe caricata in auto e portata in campagna. Tutto sarebbe accaduto intorno alle 5.30 del mattino, quando Marta, come ogni giorno, è uscita di casa per andare ad aprire il bar “Capoverde” presso il quale lavorava. Pintus – ora difeso dall’avvocato Antonella Piredda di Cagliari – l’avrebbe aspettata davanti al portone della zona popolare di via Di Vittorio.
Il fratello maggiore della vittima racconta di aver sentito un urlo ma di non averci fatto caso. Verso le 6.30 è comunque passato nella stanza della sorella per vedere se fosse ancora lì, non trovandola. Poco dopo è arrivata la telefonata del proprietario del bar, preoccupato perché Marta non era andata ad aprire.
Sono stati mesi di autentica persecuzione quelli vissuti dalla ragazza prima di essere uccisa dall’ex fidanzato, quando ormai il loro rapporto era arrivato al capolinea proprio per i comportamenti violenti di lui. Pedinamenti, continue telefonate e sms, minacce di morte: con il passare delle ore emergono i retroscena di questo ennesimo femminicidio. La giovane donna – 26 anni, dieci in meno del compagno – aveva più volte denunciato ai carabinieri di Villacidro le vessazioni dell’ex, Giuseppe Pintus. Insieme da circa 4 anni, i due si erano lasciati 3-4 mesi fa a causa dell’ossessiva gelosia dell’uomo che spesso sfociava in veri e propri maltrattamenti. Pintus viene descritto come violento: anche la sua precedente relazione con una vedova era stata interrotta dalla donna perché vittima di brutalità e soprusi. Oggi il tragico epilogo: Marta, secondo quanto accertato dagli investigatori dell’Arma, è stata strangolata nell’auto di Pintus, nelle campagne del paese.
Intanto decine di persone si sono radunate davanti alla caserma dei carabinieri di Villacidro inveendo contro Giuseppe Pintus. “Bastardo, assassino”, urla la folla inferocita, soprattutto giovani probabilmente amici della vittima e frequentatori del bar in paese dove la giovane lavorava. Tra le invettive gridate dalla gente, anche incitazioni al linciaggio dell’omicida: “Datelo a noi, ci pensiamo noi a fare giustizia”.
Oggi è stata eseguita oggi al Policlinico di Monserrato l’autopsia sul corpo della ragazza. L’esame autoptico è durato circa cinque. Il medico legale Francesco Paribello ha iniziato gli esami richiesti dal sostituto procuratore, Danilo Tronci, intorno alle 11 e alle 16 ha ultimato gli accertamenti. Confermata la ricostruzione degli inquirenti: Giuseppe Pintus avrebbe stretto attorno al collo della giovane il braccio, soffocandola, e per non farla urlare le avrebbe messo la mano davanti alla bocca.
L’aggressione è avvenuta in strada, il corpo è stato poi caricato sul sedile anteriore, lato passeggero, della Fiat Bravo dell’omicida, a bordo della quale è stato trovato alcune ore dopo nelle campagne di Villacidro, comune del Medio Campidano a circa 40 chilometri da Cagliari. Domani o giovedì per Pintus sarà fissata l’udienza di convalida dell’arresto davanti al Gip. Davanti al giudice potrebbe ancora una volta parlare – come fatto ieri in lacrime durante l’interrogatorio con il sostituto procuratore Danilo Tronci – e raccontare cosa è accaduto ieri mattina alle 4.30 a Villacidro, 40 chilometri da Cagliari, ripetere cosa lo ha spinto ad uccidere la ex fidanzata.
Oggi intanto, alle 19, tutta la comunità di Villacidro scenderà in piazza contro il femminicidio e per ricordare la giovane uccisa. Partenza in Via Nazionale, il percorso continuerà in Via Repubblica, Lavatoio, Via Parrocchia, Via San Gavino e si concluderà in Via Di Vittorio.
Su Facebook è stata creata una pagina (nella foto di apertura) dedicata alla tragedia di Marta e alla denuncia del femminicidio. In poche ore ha avuto migliaia di adesioni.