Gestivano lo spaccio nei Comuni del Sarrabus, smerciando droga anche a minorenni e giovanissimi studenti ed erano pronti a incendiare le auto, anche di un carabiniere, di chiunque avesse cercato di bloccare la loro attività. Lo hanno scoperto i militari dell’Arma della Compagnia di San Vito che questa mattina hanno arrestato Giorgio Zicca, 46 anni e il figlio Gabriele, 21 entrambi di Villaputzu. Il primo è finito in carcere a Uta, il secondo agli arresti domiciliari. L’operazione, scattata all’alba, ha visto in azione oltre cinquanta carabinieri della compagnia di San Vito, dei cacciatori di Sardegna con la collaborazione delle unità cinofile e antiesplosivo e l’intervento di un elicottero del nucleo di Elmas. Le indagini, coordinate dalla Procura di Cagliari, sono partite nel 2019 e hanno consentito di accertare numerosi episodi di spaccio – cinquanta gli acquirenti identificati molti dei quali anche minorenni – e sequestrare durante le attività un chilo e mezzo di marijuana.
Lo spaccio, secondo quanto emerso dalle indagini, era gestito da Giorgio Zicca che recuperava la marijuana in alcuni Comuni dell’Ogliastra e poi la consegnava al figlio che si occupava dello spaccio al dettaglio insieme ad alcuni complici. Ma non solo. Nel corso delle intercettazioni telefoniche è emerso lo spessore criminale di Giorgio Zicca coinvolto nell’incendio di un’auto – avrebbe fornito all’esecutore materiale indagato in stato di libertà precise indicazioni anche per eludere le indagini delle forze dell’ordine – e progettava di incendiarne una a un carabiniere della compagnia di San Vito che li aveva controllati. Proprio questo elemento ha dato una accelerazione alle indagini sfociate oggi nelle ordinanze di custodia cautelare. Altre sei persone sono state indagate in stato di libertà. Sono ancora in corso alcune perquisizioni in cerca di droga e armi.