Geoparco, rioccupazione degli operai: confronto Regione-enti locali

Nuova tappa nel percorso di rioccupazione per i circa 500 lavoratori del Parco Geominerario. Si è svolto a Cagliari un incontro informativo organizzato dall’assessorato regionale dell’Urbanistica e rivolto agli amministratori straordinari delle quattro province e ai sindaci della Città Metropolitana e degli 84 Comuni compresi nel territorio del Parco. La riunione è servita a fornire informazioni e a rispondere ai quesiti degli amministratori sulle modalità di adesione all’Avviso, pubblicato nei giorni scorsi, attraverso cui gli Enti locali potranno manifestare l’interesse a proseguire le attività del Parco Geominerario, facendosi carico di parte dei lavoratori impiegati.

L’incontro è stato coordinato dall’assessore Cristiano Erriu, con la partecipazione del capo di gabinetto della presidenza, Filippo Spanu, e del consigliere regionale Pietro Cocco (Pd), primo firmatario della legge 34: tutti hanno ribadito la volontà politica di procedere con la massima celerità, per assicurare ai lavoratori una tempestiva rioccupazione, e in piena coerenza con lo spirito originario del progetto Parco Geominerario. Elisabetta Neroni e Massimo Temussi, direttori generali dell’assessorato dell’Urbanistica e dell’Aspal, hanno rispettivamente risposto ai quesiti dei sindaci sull’Avviso e fornito dettagli sull’attività di profilazione dei lavoratori, conclusa dall’Agenzia per le Politiche Attive per il Lavoro. L’Avviso, in scadenza il prossimo 17 febbraio e pubblicato su www.regione.sardegna.it (nella sezione Servizi agli enti locali – Bandi e gare d’appalto), è finalizzato alla composizione di un catalogo di interventi coerenti con le finalità istitutive del Parco Geominerario, per lavori diversi dalla messa in sicurezza, bonifica e riqualificazione dei siti minerari. Il catalogo includerà tutte le proposte che perverranno all’Assessorato e sarà sottoposto alla Giunta regionale che individuerà gli interventi in linea con le finalità delle disposizioni normative contenute nella legge 34/2016.

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