“Scrivere per me è un fatto politico: mi aiuta a capire il mondo”. C’è Concita De Gregorio che prova a raccontare quel mondo, in Piazza Sant’Antiocru, a Gavoi per “Mezzogiorno di fuoco”. Si parla di ragazze, di libertà, di emancipazione. E lo si fa in compagnia di Florence Noiville scrittrice e critico letterario per Le Monde, firma strappata alla finanza che, nell’ultimo romanzo, Quella sottile affinità (Garzanti), ha provato a riscrivere Lolita da un punto di vista tutto femminile. L’ultimo libro di Concita si intitola Cosa pensano le ragazze (Feltrinelli) ed è “il risultato di un’esperienza di ascolto delle donne italiane durata due anni. L’ascolto e lo scrivere sono due azioni ben distinte, nessuno ti ascolta mai per davvero, occorre mettersi in gioco, entrare dentro ad altri mondi. Quando scrivo, divento le persone che racconto, e le parole diventano la mia casa, il mio luogo, il mio stare”.
C’è un filo rosso che accomuna De Gregorio e Nauville, donne che “oltre ad essere giornaliste, madri e bionde” come sottolinea la sempre brillante Chiara Valerio, hanno una visione comune delle ragazze: “Sono loro che cambieranno il mondo. Sono destinate a comandare, perché c’è stato un tempo troppo lungo in cui si sono sentite tradite, ignorate. Oggi tocca a loro metterci la faccia. La pazienza, la tolleranza, la capacità di includere, di avere una visione di mondo più larga, di non aggredire, di sapersi organizzare, le fa perfette per il comando”.
C’è un mondo diverso, anche, di raccontarle oggi le ragazze. E c’è un mondo diverso di sentirsi ragazze. Concita De Gregorio sta provando ad ampliare il tema. Grazie a una scrittura che si fa terapia e annienta la solitudine. Ma che cos’è la giovinezza? chiede Valerio. Forse una postura, un modo di essere, di stare al mondo. Anche da vecchie, consapevoli del proprio passato.
Donatella Percivale