Gattino lanciato nel vuoto a Lanusei: la Forestale denuncia due minorenni

Sono stati denunciati alla procura per i minorenni di Cagliari i due ragazzini che si sono filmati mentre lanciavano nel vuoto un gattino in una stradina parallela a via Torino a Lanusei. Si tratta di una ragazzo e una ragazza tra i 12 e i 17 anni. “Sono accusati di maltrattamento di animali”, ha detto a Sardinia Post Giovanni Monaci, direttore dell’ispettorato di Lanusei del Corpo forestale che ha condotto le indagini. Non si può loro contestare l’uccisione di animali in quanto i resti del gattino non sono stati recuperati.

I due sono stati identificati grazie al video che loro stessi hanno pubblicato sui social, diventato virale, in cui si vedono bene in volto. Il ragazzino ha in mano un piccolissimo gattino nero, a lui si avvicina una ragazza che ride e lo incita a lanciarlo, una terza persona riprende la scena. Grazie al filmato, finito in mano alla Forestale, i due ragazzini sono stati identificati e convocati insieme ai genitori negli uffici della Forestale dove è stata loro notificata l’accusa.

Il Corpo forestale adesso sta lavorando per identificare le altre persone che compaiono nel video. Inoltre il direttore dell’Ispettorato ha intenzione di avviare insieme ai sindaci una campagna di sensibilizzazione. “La cosa che preoccupa – sottolinea – che questo fatto evidenzia devianza che possono portare a gesti anche gravi nell’ambito dell’antincendio”. In passato, infatti, la forestale ha denunciato ragazzini per aver appiccato roghi estivi che hanno devastato il territorio.

Tante le prese di posizione contro il gesto. Per il ministro Matteo Salvini i responsabili del lancio del gattino “sono criminali e come tali vanno trattati”.

“Ciò che è accaduto a Lanusei è vergognoso. Da animalista, da madre e presidente della  Commissione Parlamentare per l’Infanzia e l’Adolescenza non posso neanche pensare che un ragazzino si sia fatto riprendere mentre, orgoglioso, lancia un gattino da un ponte, tra le risate e il divertimento dei due amici che erano con lui”.

GUARDA IL VIDEO

E’ il commento dell’onorevole Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente. “Con la nostra Leidaa abbiamo presentato denuncia alle autorità competenti perché si arrivi al più presto a un regolare procedimento penale, nel quale ci costituiremo parte civile. Un’azione indispensabile, ma non sufficiente. Dobbiamo intensificare azioni educative e approvare al più presto due proposte di legge che ho presentato alla Camera: la prima per inserire gli animali nello stato di famiglia, in modo da dare loro il giusto riconoscimento sociale, la seconda per inasprire le pene per chi li maltratta e uccide! Solo così potremo porre un argine legale a questi atti di terribile e ingiustificata violenza”.

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