“Hanno tirato giù uno della Guardia di finanza”, “hanno abbattuto con un lancia razzi a testata termica un elicottero”. Sono alcune delle frasi intercettate dai carabinieri nell’ambito dell’operazione antidroga denominata “Oristano” che ieri ha fatto finire in cella Riccardo Aliberti, 42 anni di Sestu, Davide Porcu, 40, di Selargius, Pietro Piccioni, 47, di Quartu e Fausto Cadelano, 58, di Quartucciu, già detenuto a Nuoro e ai domiciliari Pier Franco Pisano, 40 anni, di Selargius, e Sergio Meloni, 68, di Cagliari. Un’indagine relativa a una lunga serie di episodi di spaccio di stupefacenti avvenuti tra il 2010 e il 2012, nel cagliaritano, portata a termine anche grazie a intercettazioni telefoniche e ambientali. In una di queste, come riportato oggi da l’Unione Sarda, uno degli arrestati Davide Porcu parla con un altro indagato dell’elicottero Augusta 109, conosciuto con il nome in codice Volpe 132, scomparso nel nulla nelle coste sud orientali della Sardegna il 2 marzo del 1994.
“Alcuni miei amici, per paura di essere avvistati e arrestati, nella zona di Villasimius hanno abbattuto con un lancia razzi a testata termica un elicottero della Guardia di finanza”. Porcu da come parla sembra conoscere bene i particolari della vicenda, tanto da spiegare all’altro indagato “quelli li hanno visti arrivare da lontano ed hanno detto buttalo giù prima che arrivino”, e alla domanda se sapesse chi erano gli autori risponde “tutta gente di vecchia guardia…”. Il 40enne sembra anche conoscere il luogo in cui si trovano i resti dell’elicottero, e parlando della possibilità di recuperare armi aggiunge “sono andato anche a vedere dove è la collina. Sono passati vent’anni, un casino da quando hanno fatto quei lavori. È impossibile ritoglierli perché ci passa la ferrovia affianco. Ci sono case, c’è un nuraghe e passano i barracelli. Devi andare con una ruspa. Una collina, alta tre metri e mezzo. Ne devi togliere di terra…”.
Gli investigatori dell’Arma già all’epoca delle intercettazioni, da quanto si è appreso, avevano cercato riscontri alle parole di Porcu, ma senza successo. Adesso bisognerà attendere l’interrogatorio di garanzia davanti al Gip Giampaolo Casula, per sapere se in quella sede Porcu confermerà le parole intercettate nel 2011, e fornirà altri elementi utili a svelare un mistero che dura da oltre venti anni. Salvo qualche frammento, dell’elicottero e dei corpi dell’equipaggio composto dal maresciallo Gianfranco Deriu e dal brigadiere Fabrizio Sedda non fu mai trovata traccia. Diversamente bisognerà stabilire se quelle frasi siano attendibili.