Furto dei libri dal bookcrossing a Cagliari, nessuna denuncia e le scuse di responsabili

Dopo l’appello di Massimo Mameli sono giunti migliaia di messaggi e tante donazioni sono in arrivo. Poi l’incontro con i responsabili e le scuse.

di Umberto Zedda

Tutto è bene quel che finisce bene: la libreria di via del Pozzetto tornerà a splendere come poco tempo fa, e le tante donazioni in arrivo la trasformeranno in un punto di riferimento ancora più grande per il quartiere. Si è conclusa dunque pacificamente la questione che ha visto nuovamente il quartiere del Sole nell’occhio del ciclone.

Dopo il furto avvenuto due giorni fa di circa 300 libri nel bookcrossing di fronte a Mamopizza, il titolare Massimo Mameli ha pubblicato un altro post che conferma il risultato dell’appello: “L’appello è arrivato a destinazione. I ragazzi si sono fatti sentire e dopo un breve diverbio telefonico sulle responsabilità, ci siamo incontrati. Ho deciso di risolvere la questione in maniere pacifica”. Continua Mameli su Facebook: “Alla domanda ‘Dove sono finiti i libri’ mi è stato detto che sono stati consegnati ad una comunità di minori protetta, che però non può essere citata. Hanno comunque riconosciuto che il prelievo è stato fatto in maniera scorretta, per questo abbiamo ricevuto la promessa che verranno portati altri libri e accettato le loro scuse”.

Massimo Mameli ha poi spiegato a Sardinia Post la situazione e le sue motivazioni: “Sin dall’inizio avevamo la volontà di risolvere pacificamente. Spesso è più utile risolverla in questo modo che fare avviare procedure di denuncia e vivere ciò che ne consegue, con risultati pari a zero. Nel post di due giorni fa volevamo far arrivare il messaggio che fortunatamente è arrivato. Dopo varie chiamate in cui han rivisto i toni, inizialmente non pacifici, ci siamo incontrati e queste persone hanno chiesto scusa per le modalità del furto. Le finalità potevano essere le più belle del mondo e durante l’incontro è saltato fuori che erano destinati ad un centro per minori, non ci hanno voluto rivelare il nome perciò rimane il dubbio, ma a noi piace credere che sia andata davvero così. Questo è il motivo per cui abbiamo deciso di non sporgere denuncia e chiudere la partita in questo modo”.

Il bookcrossing Mamolibrerie
Non un bookcrossing come gli altri, ma curato e tenuto con passione; l’angolo culturale in via del Pozzetto aveva almeno 1.200 libri, ma molti non ci sono più. “Ne mancano circa 300, ma non li abbiamo contati e non sappiamo se qualcun altro sia tornato il giorno dopo. Grazie a quest’appello però abbiamo ricevuto migliaia di messaggi e ci aspettano tante donazioni. Ora come ora il bookcrossing è ancora più conosciuto grazie a un’immensa solidarietà, che è lo spirito con cui questa iniziativa è nata. A volte le cose brutte possono portare anche a cose molto belle, sta a noi renderle tali”.

Un appello per chi ne ha bisogno
“Quando li abbiamo incontrati hanno capito che si trattava di un ambiente familiare e che se avessero chiesto avremmo potuto attivare una raccolta per questo centro – spiega il titolare della pizzeria – sarebbe stato più utile e pulito per l’intera comunità. Noi ci proponiamo di far partire una raccolta di libri o di altro per questo o per altri centri. Parleremo nuovamente con la persona interessata e vedremo come andrà a finire”, ha concluso.

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share