di Manuel Scordo
Prelevava i libri sacri dalle chiese perché secondo lui quello che c’era scritto era opera del male e non era la parola del signore. E’ una delle giustificazioni fornite dall’uomo identificato dai carabinieri quale autore di diversi furti messi a segno negli ultimi giorni all’interno delle chiese del Cagliaritano.
Denunciato un 59enne, originario di Cagliari, senza fissa dimora. Le indagini sono state condotte dai militari dell’Arma della Stazione di Sant’Antioco, supportati dai colleghi della Stazione di Santadi, dall’Aliquota Operativa del Nor e dal Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Cagliari.
“Le indagini – spiegano dall’Arma – sono scaturite dalla denuncia del parroco della chiesa Nostra Signora di Bonaria di Sant’Antioco, il quale segnalava il furto di un messale e di alcuni libretti di canti liturgici avvenuto il pomeriggio del 17 gennaio. L’attività investigativa, condotta anche tramite l’analisi dei sistemi di videosorveglianza, ha consentito di individuare il responsabile, successivamente rintracciato e sottoposto a perquisizione personale e dell’auto”.
A bordo della vettura i carabinieri hanno trovato diversi oggetti sacri, tra cui messali, vangeli, libri di preghiera, volumi per canti corali, rosari, un crocifisso in legno e una statuetta angelica in gesso dorato. Gli oggetti sono stati repertati e sequestrati: secondo i carabinieri sono gli oggetti rubati nel corso dei furti commessi in altri luoghi di culto nella provincia di Cagliari e nell’ambito della Regione Sardegna.
“Le indagini proseguono per individuare i legittimi proprietari dei beni e restituirli agli aventi diritto – spiegano dall’Arma – . L’Autorità Giudiziaria e le altre autorità competenti sono state informate dai Carabinieri della Stazione di Sant’Antioco, che continuano gli accertamenti per verificare eventuali ulteriori responsabilità”.