Maschere ancestrali antropomorfe e zoomorfe tipiche del carnevale barbaricino, vesti di capra, orbace e campanacci, danze propiziatorie che rievocano riti misteriosi: oltre ventimila persone, nel 2023, hanno salutato il ritorno di A Maimone dopo lo stop pandemico. Un fiume di gente ha preso d’assalto Samugheo per vivere una domenica all’insegna di carnevale e tradizioni. Un rito destinato a ripetersi anche nel 2024, domenica 4 febbraio, in occasione dell’edizione numero 27 della rassegna delle antiche maschere del carnevale sardo e non solo.
A Samugheo storia, tradizione e cultura si intrecciano assieme a un’atmosfera di festa coinvolgente, assieme alla tipica accoglienza del centro dell’Alto Oristanese e alla tradizione enogastronomica del territorio.
Il presidente dell’associazione culturale Mamutzones de Samugheo Igor Saderi: “In attesa di ufficializzare il programma, dal punto di vista logistico stiamo lavorando a soluzioni, di concerto con le autorità competenti, che possano permetterci di gestire in maniera più efficace il deflusso delle persone. Sarà un’edizione speciale di A Maimone, caratterizzata da alcune novità di sicuro interesse”.
A Maimone è una rassegna patrocinata dalla Regione Autonoma della Sardegna, dalla Fondazione di Sardegna, dall’Unione dei Comuni del Barigadu e dal Comune di Samugheo. Un’anteprima dell’evento si vivrà a Samugheo nella serata di martedì 16 gennaio, con la prima esibizione dei Mamutzones dell’associazione culturale in occasione dei Fuochi di Sant’Antonio, tradizione secolare che sancisce l’inizio ufficiale del Carnevale sardo.