Fra i Tacchi d’Ogliastra e il Sentiero delle aquile: a Gairo Taquisara un corso per guide turistiche per raccontare la geodiversità della Sardegna

Sardegna, una Terra antica che molto ha da raccontare attraverso le sue affascinanti falesie, vecchie milioni di anni, così come attraverso le grotte di grande interesse archeologico e speleologico. Un universo di meraviglie che sempre più viene svelato da competenti accompagnatori, perché tale è la richiesta di turisti italiani e stranieri, che per questo scelgono la Sardegna prima di altre destinazioni. Questa richiesta fruizionale è sempre più pressante ed associata al crescente desiderio di viaggiare in modo etico, spesso ricercatamente lento. Ecco perché nasce l’idea della Società Geologica Italiana di realizzare una serie di incontri, in particolare nel contesto dei Tacchi d’Ogliastra, sui sentieri, in superficie, e nelle grotte turistiche, al loro interno. Le due giornate formative sono intitolate “Il carsismo dei Tacchi di Ogliastra” ed avranno base a Gairo Taquisara.

Sono soprattutto (spesso per primi) i turisti ad avere la consapevolezza della geodiversità della nostra isola: l’hanno scoperta nei musei e su libri di geologia, fossili e minerali, dove la Sardegna è costantemente presente, come punto di riferimento per l’intero pianeta.
Le vicende geodinamiche che hanno coinvolto la Sardegna negli ultimi 500 milioni di anni, ne hanno determinato l’incredibile geodiversità. Una palestra per le competenze di geologi e naturalisti, ma, sempre più, argomenti quotidiani delle Guide Escursionistiche Ambientali.
Il primo appuntamento sarà venerdì 1 marzo 2024 e prevede la mattina in aula, con relazioni sugli aspetti generali del territorio carsico ogliastrino e degli aspetti della sicurezza durante le escursioni, seguita nel pomeriggio dall’osservazione degli aspetti geomorfologici carsici ipogei, di cui è ricco l’interno del tratto turistico della Grotta Taquisara (980 metri sul livello del mare). La seconda giornata, sabato 9 marzo 2024, prevede la formazione dei partecipanti lungo il celebre “Sentiero delle Aquile”, in relazione alla progressione sulla rete sentieristica e l’osservazione degli aspetti geomorfologici carsici (e non solo) di superficie.

La partecipazione sarà gratuita per tutti gli iscritti alle principali associazioni di categoria (Aigae, Lagap, Assoguide, Confguide Nuoro-Ogliastra, ecc.), ma anche per i freelance non associati. L’iscrizione è obbligatoria, ma non la partecipazione ad entrambe le giornate. Orari e date infrasettimanali, vogliono favorire la partecipazione di tutti, con spostamento in giornata dalla sede di provenienza. Il numero massimo dei partecipanti al momento formativo all’interno della Grotta (solo il pomeriggio di venerdì 1 marzo) è limitato ad un massimo di 25 partecipanti. Ai partecipanti verrà “attestata la partecipazione” dalla Sezione di Geologia Ambientale della Società Geologica Italiana ed i corrispondenti “crediti formativi” da AIGAE.
Docenti provenienti dalle Università di Bologna (prof. Jo De Waele) e Cagliari (prof. Francesco Secci), dal CNR-IGAG (dott.ssa Laura Sanna), ecc. danno la misura dell’imperdibile occasione, in particolare per i professionisti del settore. Gli incontri potranno così anche essere l’occasione per creare nuove sinergie operative ed un workshop, in preparazione dell’imminente stagione turistica 2024.

La ristrutturazione della rete sentieristica sarda, grazie all’Agenzia Forestas ed allo sviluppo dei cammini religiosi, sta contribuendo ad offrire risposte concrete a questi viaggiatori. In questo unicum di superficie, per litologie e morfologie associate (paesaggi), un prepotente richiamo internazionale, proviene sempre di più dalle grotte. I censimenti, evidenti nel catasto grotte nazionale, incoronano la Sardegna come regione con maggior numero di cavità. Tra queste, quelle rese fruibili turisticamente sono presenti in quasi tutte le nostre sub-regioni, rendendole un’esperienza realizzabile a partire da qualunque zona si scelga.

Un mondo estremamente diverso da quello di superficie, dove lo stupore del visitatore è sempre dietro l’angolo. L’accompagnamento consapevole e sicuro lungo la rete sentieristica ed all’interno delle parti turistiche delle grotte va affidata a Guide Escursionistiche Ambientali che nell’esercizio della professione siano formate e aggiornate, in modo che ci sia un trasferimento di conoscenze dal mondo della ricerca scientifica a quello socio-economico. Il turismo naturalistico ambientale, come quello culturale, favorisce lo sviluppo rurale diffuso, in qualsiasi stagione dell’anno. Un modello di sviluppo turistico che garantisce continuità lavorativa agli operatori, consentendone la professionalizzazione, con una normale gratificazione personale ed economica.

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