Forestas, i sindacati:: “Il contratto non si tocca”. Lettera al Consiglio regionale

Cgil, Cisl e Uil contro il disegno di legge che punta a modificare le condizioni contrattuali dei dipendenti dell’Agenzia Forestas. “È sbagliato dal punto di vista formale e sostanziale e forse anche viziato di incostituzionalità”, scrivono i segretari regionali Michele Carrus, Gavino Carta e Francesca Ticca in una lettera inviata al presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau e ai capigruppo. I confederali chiedono un incontro per discutere di un ddl il cui contenuto, sottolineano, è talmente preoccupante da suscitare l’attenzione della Cgil nazionale. “Cancellare per legge l’applicazione del contratto nazionale di lavoro dei forestali è un gravissimo errore”, ha detto infatti la segretaria generale Susanna Camusso. I sindacati giudicano singolare che si voglia insistere con il ddl “malgrado la protesta che il 10 maggio scorso ha portato davanti al Consiglio oltre millecinquecento lavoratori e, soprattutto, in spregio al parere contrario delle loro legittime e largamente maggioritarie rappresentanze sindacali”.

Il disegno di legge approvato in commissione Autonomia sembrerebbe andare incontro più alle istanze dei lavoratori dell’Agenzia rappresentati da sindacati autonomi come Confederdia, che chiedono di essere inquadrati come dipendenti pubblici della Regione, dato che, attualmente, il rapporto di lavoro è regolato dal contratto privatistico che disciplina il lavoro dei braccianti agricoli. Ma, secondo Cgil, Cisl e Uil, “applicare due contratti differenti all’interno della stessa Agenzia, introduce una incostituzionale discriminazione fra lavoratori che operano nello stesso settore”. Per questo chiedono al Consiglio regionale di non approvare il provvedimento.

 

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