Lo Snaf, il sindacato autonomo dei forestali, è pronto allo sciopero. Le motivazioni sono contenute in una nota stampa in cui a venire fuori sono “turni massacranti e mancanza di sicurezza”.
Sulle condizioni di lavoro, il primo rilievo mosso riguarda “il numero di operatori per singola squadra: appena due“. Uno è l’autista, l’altro si occupa di gestire in solitaria l’incendio, con tutto ciò che ne consegue in termini di rischi. C’è poi il problema dell‘età: la media è di sessant’anni. Non pochi, visto il tipo di sforzo a cui sono sottoposti i forestali.
Siamo gli invisibili del fuoco e, pur operando quotidianamente in prima linea, non esistiamo per l’opinione pubblica se non quando ci lasciamo la pelle“, dice il sindacalista Gianvito Marongiu. Il riferimento è alla recente scomparsa di un autista forestale in forze nel territorio di Lanusei, deceduto il 25 luglio dopo una giornata campale combattuta senza sosta sul fronte del fuoco.
“Gli operatori – aggiunge il segretario dello Snaf Ogliastra, Mauro Puddu – lavorano con temperature che quotidianamente superano trentacinque gradi, spesso senza locali idonei, senza aria condizionata e, talvolta, con mezzi obsoleti e vedette fatiscenti. Lo stesso si può dire delle postazioni d’attesa dei nuclei operativi a terra, composte pressoché da baracche”. Per il sindacato, Forestas deve “quanto prima assumere personale giovane e qualificato”.