Fonni, attentato contro l’assessore Cualbu: in fiamme mezzi di lavoro

Attentato incendiario la scorsa notte in un terreno privato alla periferia di Fonni, dove sono andati in fumo un escavatore e un trattore e dove è stata resa inagibile una casa colonica di proprietà di Michelle Cualbu, 69 anni, imprenditore edile e padre di Marco Cualbu, assessore alle Attività produttive del comune di Fonni.

L’attentato è avvenuto intorno alle 23.30. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del comando provinciale di Nuoro, che hanno lavorato circa tre ore per domare le fiamme e bonificare i luoghi. I vigili hanno accertato che l’incendio è stato di natura dolosa.

Per i rilievi sono intervenuti i carabinieri che ora procedono alle indagini. Secondo quanto si è appreso, non ci sarebbero collegamenti tra l’attentato e l’attività amministrativa del figlio di Cualbu. Gli inquirenti non escludono nessuna pista, anche se sarebbero più orientati verso l’attività imprenditoriale dell’uomo.

“Massima solidarietà all’assessore Cualbu e ai suoi familiari”. Il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, interviene sul nuovo atto intimidatorio nei confronti di un amministratore locale. “Gli amministratori locali meritano tutela e sicurezza – sottolinea – e la garanzia di poter amministrare senza la paura che qualcosa di grave prima o poi accada a loro e ai propri familiari. Fare il sindaco in Sardegna è diventato pericoloso” aggiunge Ganau, che si dice d’accordo con quanto dichiarato di recente dalla deputata del Pd Romina Mura, rieletta primo cittadino di Sadali alle ultime elezioni amministrative: “le intimidazioni e gli atti di violenza nei confronti degli amministratori sardi sono diventati dei veri e propri bollettini di guerra”. Tra 2013 e 2014 sono stati 136 i casi di attentati e intimidazioni ad amministratori locali, con una percentuale superiore al resto della Penisola.

Ganau invita le forza di maggioranza e opposizione, “ognuno per la parte di sua competenza”, ad accelerare l’iter della proposta di legge depositata dalla stessa Mura che introduce un reato specifico contro i pubblici amministratori. “Il Governo dovrà prima o poi ascoltarci” aggiunge. Ganau ricorda che anche l’Anci nazionale, “grazie soprattutto ai solleciti da parte dell’associazione regionale dei comuni sardi, ha per bocca del suo presidente, Piero Fassino, dichiarato di aver discusso a lungo con il Ministro Alfano del fenomeno, in particolare sulla necessità di destinare maggiori risorse per migliorare gli apparati di sicurezza, ottenendo a riguardo garanzie precise. I colpevoli devono essere individuati e puniti. Per questo servono mezzi, personale e risorse”.

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