Manca ancora l’ufficialità sulla data, ma quella più probabile è l’8 maggio. Quel giorno dovrebbe aprirsi il processo con rito immediato per gli ormai ex consiglieri Mario Diana, Onorio Petrini e Carlo Sanjust e per l’imprenditore Riccardo Cogoni, tutti accusati di peculato aggravato nell’ambito dell’inchiesta sui fondi ai gruppi.
A confermare il processo immediato, che scatta quando le prove d’accusa sono schiaccianti, è stato il gip del Tribunale di Cagliari, Giampaolo Casula, su richiesta del pm Marco Cocco, titolare della doppia inchiesta sulle spese pazze in Consiglio regionale. Al momento, scrive La Nuova Sardegna oggi in edicola, solo i legali di Diana, Mariano e Massimo Delogu, hanno confermato di accettare la rito scelto dalla Procura. Ma ci sono comunque delle alternative. Per esempio, si può optare per il rito abbreviato che garantisce lo sconto di un terzo sulla eventuale pena, o il patteggiamento, i cui tempi di giudizio sono molto stretti.
Il provvedimento del gip ha comunque un primo immediato effetto: questa mattina torneranno definitivamente liberi anche Diana e Cogoni che erano ancora ai domiciliari. Il Gip Giampaolo Casula infatti ha revocato l’ordine di custodia cautelare, prima in carcere e poi ai domiciliari, che aveva fatto scattare gli arresti il 6 novembre scorso. Il provvedimento è slegato dalla decisione della Cassazione che alcuni giorni fa ha annullato l’arresto dell’ex consigliere del Pdl Carlo Sanjust, già tornato in libertà.
C’è poi la posizione di Sisinnio Piras, anche lui finito in manette, poi a domiciliari e da qualche giorno in libertà: Piras, accusato di peculato per i convegni nella palestra della moglie a Villacidro, ha chiesto di patteggiare un anno e otto mesi, ovvero la stessa pena inflitta ad Adriano Salis, per ora l’unico ex consigliere condannato. Se il gip dovesse accettare la richiesta degli avvocati Guido Manca Bitti e Nicola Floris e quindi ritenere congrua la pena, per Piras non si aprirebbe nemmeno il processo. L’accettazione del patteggiamento varrebbe come sentenza definitiva, riporta ancora il quotidiano di Sassari.