Un’unica linea, compatta, quelle dei testimoni dell’ex consigliere regionale socialista Raimondo Ibba coinvolto nella maxi inchiesta sull’utilizzo dei fondi ai gruppi regionali. Chiamati ieri a deporre un giornalista, un editore, aspiranti politici, professionisti che hanno avuto rapporti di lavoro con Ibba nell’arco della legislatura, tra il 2004 e il 2008. Ne danno conto sia L’Unione Sarda, sia La Nuova Sardegna oggi in edicola. Dichiarazioni in linea e a supporto di quelle dell’Onorevole: i soldi che il pm Marco Cocco contesta come spese illecite, peculato, 135.185 euro, sono serviti a pagare – esclusivamente – i collaboratori. Chi 300 euro al mese, chi un po’ di più. Pagati per studiare leggi, aggiornare siti, per attività di segreteria e varie.
Altro punto in comune a tutti i testimoni: le cifre percepite non sono state mai dichiarate al Fisco. Né esistono ricevute, fatture o qualsiasi riscontro. Ed è proprio sulla mancata rendicontazione che si sviluppa l’attività della magistratura. Insomma, erano rimborsi spese, o retribuzioni in nero. Invisibili.