Fondi ai gruppi, chiusa l’inchiesta-bis: coinvolti 43 consiglieri regionali

Chiusa una parte dell’inchiesta bis sui fondi ai Gruppi nel Consiglio regionale della Sardegna. In queste ore il pubblico ministero Marco Cocco sta notificando a 43 consiglieri ed ex consiglieri regionali accusati di peculato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari. Dopo il primo fascicolo aperto sul Gruppo Misto della XIII legislatura, sfociato con 20 rinvii a giudizio e già alcune condanne, ora il magistrato inquirente che coordina il maxi pool formato da carabinieri e finanzieri ha concluso anche la seconda indagine inerente gli altri Gruppi. I 43 consiglieri regionali erano accusati di aver utilizzato in maniera non legittima i soldi che il Consiglio assegnava per le spese di funzionamento dei Gruppi e per le attività istituzionali.

I militari del Nucleo di polizia giudiziaria stanno notificando, quindi, gli Avvisi di conclusione delle indagini preliminari ai consiglieri del Pd (28), Psd’Az (3) e Udc (12) sempre legati alla XIII legislatura entrati nell’inchiesta-bis. Al momento non è ancora chiaro se ci siano state delle archiviazioni, anche se le indiscrezioni parlano di quattro indagati per i quali sono cadute le accuse, ma solo nelle prossime ore si sapranno maggiori particolari. Stralciata, comunque, dal gruppo degli indagati, com’è noto, la posizione dell’ex sottosegretaria dei Beni culturali, Francesca Barracciu, che come gli altri aveva ricevuto un invito a comparire nell’ottobre 2013. Barracciu si è dimessa a seguito del rinvio a giudizio. Ora i difensori hanno un mese di tempo per ritirare gli atti d’indagine e decidere se farsi interrogare o presentare ulteriori documenti, ma il rischio è che la procedura possa subire rallentamenti o difficoltà a causa dell’imminente pausa natalizia.

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