Fondi ai gruppi, condannato a 3 anni ex assessore regionale di An

Tre anni di reclusione, uno in meno di quanti ne aveva chiesto l’accusa. È la sentenza inflitta dalla giudice del Tribunale di Cagliari, Ermengarda Ferrarese, all’ex assessore alla Salute della Regione Sardegna, Antonello Liori, a processo per peculato aggravato nell’ambito dell’inchiesta sui fondi destinati ai gruppi del Consiglio regionale, che ha già coinvolto una novantina di politici della XIII e della VIV legislatura. All’ex esponente di Alleanza Nazionale venivano contestate originariamente 168mila euro, soldi, secondo la Procura, utilizzati per spese non consone alle finalità istituzionali tra il 2004 e il 2009, quando Liori sedeva nei banchi del Consiglio e non era ancora diventato assessore. Al termine del processo con rito abbreviato, la Gup ha dichiarato prescritte le spese di quei 5 anni, assolvendo l’ex assessore per una parte delle somme, circa 40 mila euro.

Difeso dall’avvocato Michele Loy, Liori ha partecipato a tutte le udienze, respingendo con forza ogni contestazione e ritenendo di non aver commesso i reati contestatigli dal sostituto procuratore Marco Cocco, il titolare dell’inchiesta madre sui fondi e di tutti i filoni nati in seguito e che negli anni hanno coinvolto praticamente tutti i gruppi consiliari, sia di centrodestra che di centrosinistra, delle due legislature. Per lui, come detto, il pm aveva sollecitato la condanna a quattro anni. Deluso dal verdetto, Liori ha ribadito anche oggi la sua innocenza ed è certa l’impugnazione in appello non appena verranno depositate le motivazioni della sentenza di condanna.

 

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share