Ci sono anche i parlamentari Pierpaolo Vargiu (Riformatori) e Luciano Uras (Rifondazione) nell’inchiesta sui fondi ai gruppi del Consiglio regionale, segnata da una nuova ondata di avvisi di garanzia (ieri sera i primi nomi). La legislatura sotto la lente della Procura è sempre la stessa, la XIII, dal 2004 al 2009. Ma l’attenzione del pm Marco Cocco si sarebbe concentrata in particolare sulle spese sospette relative al biennio 2005-2007.
Con Uras indagato, pure su Rifondazione, che fino a ieri il solo partito di quella legislatura a essere rimasto fuori dall’inchiesta, si allunga l’accusa di peculato. E oltre al senatore-leader dei comunisti sardi, l’avviso di garanzia è partito pure per Ciriaco Davoli, altro consigliere del Prc durante quinquennio 2004-2009.
Quanto ai Riformatori, l’ingresso di Vargiu nell’inchiesta fa salire a due il numero dei liberal democratici che dovranno presentarsi davanti al pubblico ministero. Ieri, prima che si sapesse del deputato di Scelta Civica, era venuto fuori il nome di Attilio Dedoni. Ancora: è avviso di garanzia bis per Adriano Salis (ex Idv) e Silvestro Ladu (Fortza Paris poi passato col Pdl). Salis, peraltro, è già stato condannato a un anno e otto mesi con rito abbreviato lo scorso novembre. Ladu, invece, è sotto processo nella prima inchiesta del 2009 che aveva coinvolto 20 consiglieri. Ma la sua posizione è stata stralciata: verrà giudicato a parte e deve rispondere di un presunto peculato commesso su una somma di oltre 250mila euro.
C’è poi il capitolo di Forza Italia, con tre nomi venuti fuori ieri: l’ex presidente del Consiglio, Claudia Lombardo (contestazione da 1.500 euro, la più bassa di entrambe le inchieste), Mariano Contu (ex assessore al Lavoro) e Fedele Sanciu (l’ex commissario dell’Autorità portuale di Olbia esautorato perché ha la terza media, ma è stato anche senatore). Adesso si aggiunge l’avviso di garanzia a Nicola Rassu,titolare dell’Urbanistica nella giunta Cappellacci. Per An, e si sa da ieri, sono indagati Ignazio Artizzu e Antonello Liori. DAl pm dovrà essere interrogato anche Giuseppe Fadda (Sinistra autonomista).
Così sono 13 i nuovi indagati, ma parrebbe che la Procura di Cagliari abbia spedito una trentina di avvisi di garanzia. Significa che sono coinvolti praticamente tutti i consiglieri di XIII legislatura. Al momento sono salvi in quattro: l’allora governatore Renato Soru, l’ex Progetto Sardegna Paolo Maninchedda (attuale assessore ai Lavori pubblici), l’azzurro Pietro Pittalis (è capogruppo di Forza Italia) e Mauro Pili che nel 2004 aveva perso le elezioni contro Soru.
Solo quando si conosceranno tutti i nomi dei nuovi indagati si potrà chiarire definitivamente se la Procura di Cagliari ha spedito gli avvisi di garanzia unicamente agli ex capigruppo o ex tesorieri, oppure la linea giudiziaria si snoda a tutto campo, a prescindere dal ruolo svolto nei singoli gruppi. Di certo, sono cinque gli onorevoli (o ex) accusati due volte di peculato, nella prima e nella seconda inchiesta, partire rispettivamente nel 2009 e nel 2013: oltre a Salis e a Ladu, hanno ricevuto un doppio avviso di garanzia anche Giommaria Uggias (Idv) e Alberto Randazzo (ex Udc poi nel Pdl).
Alessandra Carta
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