La Fondazione di Sardegna ha approvato il Documento programmatico pluriennale 2023 – 2025 (Dpp) e il Documento programmatico annuale 2023 (DPA). Stanziati 66,5 milioni di euro per interventi nel territorio.
“I documenti programmatici – spiegano – sono lo strumento attraverso il quale la Fondazione aggiorna l’articolato complesso di scelte e di interventi a favore dei territori e delle comunità della Sardegna, contemperando i numerosi bisogni del territorio con le risorse a disposizione, perseguendo nel contempo l’economicità della gestione attraverso il migliore impiego delle proprie disponibilità in relazione agli scopi statutari e la salvaguardia del patrimonio attraverso la massima redditività degli investimenti. Questo ha consentito alla Fondazione di evolvere verso un’interpretazione rinnovata della propria missione istituzionale, in linea con i cambiamenti che hanno coinvolto le Fondazioni di origine bancaria a livello nazionale, diversificando le proprie forme di intervento, affiancando all’attività erogativa di tipo tradizionale l’attuazione di iniziative e di progetti orientati all’innovazione e ritenuti di elevato impatto strategico”.
All’interno di questa strategia, la Fondazione ha scelto di aderire al Fondo per la Repubblica Digitale, iniziativa promossa a livello nazionale da Acri, l’Associazione che riunisce le Fondazioni di origine bancaria e le Casse di Risparmio, che rientra nell’ambito degli obiettivi di digitalizzazione previsti dal Pnrr e del Fondo nazionale complementare (Fnc).
“Nel contesto particolarmente complesso e in continuo cambiamento che stiamo vivendo, la Fondazione è impegnata nel rendere sempre più efficace la propria azione di sostegno a favore dei territori e delle comunità della Sardegna, anche evolvendo verso un’azione di progettazione diretta che si aggiunge all’attività ordinaria – ha affermato il Presidente della Fondazione, Giacomo Spissu -. Ciò è reso possibile da una gestione finanziaria attenta che garantisce la redditività necessaria all’attività erogativa, salvaguardando la solidità patrimoniale dell’ente”.
L’impegno erogativo del triennio sarà pari a 66,5 milioni di euro. In base a questa massa di risorse indicate e approvate nel Documento Programmatico Pluriennale e in quello Annuale che hanno precisato le azioni per il 2023, la Fondazione ha confermato le impostazioni degli anni scorsi e ha incrementato il totale delle erogazioni per un importo medio annuo di circa 22,2 milioni di euro.
Nel triennio 2023-2025 l’azione della Fondazione sarà, quindi, orientata a perseguire i seguenti scopi di medio termine: “Selezionare investimenti orientati a criteri di sostenibilità ambientale, sociale ed etica (Esg), promuovere soluzioni innovative e pratiche dedicate alla sostenibilità ambientale, portare avanti il processo di modernizzazione dell’infrastruttura interna – spiegano dalla Fondazione -. Sviluppare l’attività di progettazione, con l’obiettivo di sperimentare nuovi formati e avviare nuove forme di collaborazione con selezionati partner pubblici e privati”. E infine: “Ampliare la progettualità in ambito artistico, della tecnologia e dell’innovazione, e sviluppare manifestazioni dedicate alla diffusione dell’arte e della cultura sul territorio regionale negli spazi propri della Fondazione, anche di recente acquisizione, gestiti direttamente o per il tramite della propria Società strumentale Innois”..