Lite tra Fondazione Banco Sardegna e Riformatori: diffida e richiesta danni

Sarà la procura della Repubblica di Cagliari a occuparsi della Fondazione Banco di Sardegna“. Con un esposto i Riformatori sardi reagiscono a una lettera di diffida e una richiesta di risarcimento danni arrivata a due esponenti del partito, Roberto Frongia e Michele Solinas, rispettivamente ex assessore regionale e coordinatore a Sassari. La diffida in questione è arrivata ai due da parte di uno studio legale di Milano dopo una conferenza stampa che Frongia e Solinas avevano tenuto sulla gestione finanziaria della Fondazione.

“È curioso – hanno scritto i Riformatori in una nota – che la Fondazione abbia deciso di mandare la lettera ai nostri esponenti, quando il tema è stato trattato anche da rappresentanti del Pd sardo. Così oggi reiteriamo la richiesta, già fatta al governatore Francesco Pigliaru e al segretario del Pd, Renato Soru, di dipanare la matassa dei rapporti tra Fondazione e lo stesso Partito Democratico. Inoltre sollecitiamo le dimissioni dell’intero Consiglio di amministrazione“.

I Riformatori chiedono anche alla Fondazione di mettere sul mercato le quote del Banco di Sardegna (in merito il presidente Antonello Cabras ha di recente tenuto una conferenza stampa) e di valutare puntare, nella distribuzione delle risorse, anche sulle infrastrutture strategiche come aeroporti e porti. “Ritenevo di dover ricevere una risposta politica e non una diffida da un legale milanese – aggiunge Solinas -. Io sono molto interessato che la Fondazione del Banco di Sardegna operi per il bene della società sarda”. Il responsabile del Centro Studi dei Riformatori, Franco Meloni, osserva che “i Riformatori sono un partito politico civile che non ha mai dato del disonesto a nessuno, ma ha espresso solo critiche di natura politica senza dare giudizi. Si tratta di un tentativo barbaro di metterci a tacere”.

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