Entra in vigore oggi la legge sul fine vita. Ma Cagliari aveva già il registro ufficiale da un anno e mezzo, con tanto di prime iscrizioni. Ora, con il sì alla norma, quelle adesioni che prima non avevano alcun effetto giuridico, dovranno essere confermate. Tutti i Comuni avranno sessanta giorni di tempo per adeguarsi alla legge. Ma per Cagliari ci vorrà molto meno tempo. “La finalità del registro in anticipo – ha detto all’ANSA l’assessore comunale del Personale e degli Affari generali Danilo Fadda – era quella di spingere in qualche modo verso l’approvazione della legge. Chiaramente senza efficacia giuridica. Ora adatteremo il vecchio registro alle nuove prescrizioni. I termini sono di sessanta giorni, ma per noi la strada è già spianata: non ci vorrà tutto quel tempo”.
Il progetto va avanti: “Stiamo pensando di attivare un tavolo tecnico con la Asl – ha spiegato Fadda – per un collegamento diretto. In maniera tale che vi sia un flusso di dati che sia trasmesso in tempo reale”. Il biotestamento? “Ritengo che questa sia una norma di civiltà – ha concluso l’assessore – visti i progressi della medicina è molto più importante rispetto al passato”.