Nuovo colpo di scena nella vicenda del figlio conteso fra il padre francese e la madre sarda, un’infermiera 28enne originaria di un paese del Sassarese. Il tribunale dei minori, al quale si era rivolto il padre dopo che la mamma lo aveva portato in Sardegna, ha stabilito che il bimbo di appena due anni affidato congiuntamente ad entrambi i genitori, deve tornare a Nimes, in Francia, “luogo di sua residenza abituale”. Lo rileva il quotidiano La Nuova Sardegna, sottolineando che il decreto, sul ricorso d’urgenza presentato dal padre, “è immediatamente esecutivo”. Questo significa che il bambino dovrà ritornare Oltralpe, anche prima che i giudici si esprimano anche su due differenti richieste.
Il tribunale francese degli Affari familiari dovrà, infatti, decidere il 25 giugno se il bambino deve rientrare in Francia definitivamente, mentre la giustizia italiana il 5 luglio si esprimerà sulla richiesta della procura dei minori di Sassari per la revoca o la sospensione della potestà genitoriale del padre. La vicenda era emersa a febbraio, quando la donna aveva portato con sé in Italia il bimbo di due anni dopo avere denunciato una lunga serie di maltrattamenti fisici e psicologici subiti quando la coppia viveva e lavorava in Francia. Violenze smentite dal legale del padre che ha sostenuto la prevalenza della giurisdizione francese nella battaglia legale.