Era morto in spiaggia, a Platamona, dove era in corso un festa di “Area Mito“. E fino a ieri sembrava che la colpa di quel decesso fosse da imputare solo al ritardo nei soccorsi. Ma dagli esami tossicologici è risultato che Francesco Nonna, 19 anni, di Osilo, aveva fatto uso di droghe. Elena Loris, magistrato titolare dell’inchiesta, vuole scoprire chi ha venduto quelle bombe mortali al ragazzo.
Era il 23 giugno, quando a Platamona, nella spiaggia del sesto pettine, il festino si trasformò in tragedia. Una cosa fu subito chiara: passarono ore prima che gli amici di Francesco lanciarono l’allarme sulle sue condizioni di salute, facendo quindi scattare i soccorsi.
Adesso, però, ci sono gli esami tossicologici: il ragazzo aveva consumato alcool, ketamina e la potentissima Lsd, racconta oggi La Nuova Sardegna in edicola. E per il magistrato Loris si profila una svolta nelle indagini: non si esclude che sul registro degli indagati possa essere iscritti qualche amico del ragazzo. O comunque persone che hanno partecipato alla festa.